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Assistenza prima infanzia, nuove norme per i dipendenti provinciali

Novità per i dipendenti provinciali che affidano i figli a microstrutture e Tagesmutter. Stop ai rimborsi in busta paga, versamento diretto della quota.

Cambiano le norme per il sostegno finanziario ai dipendenti provinciali che si affidano a cooperative sociali o Tagesmutter per l'assistenza dei figli (Foto USP/rm)

Sono stati 27 i dipendenti provinciali che nel corso del 2016 hanno deciso di usufruire del sostegno offerto dall'amministrazione per la copertura dei costi sostenuti per l'assistenza ai propri figli da parte di microstrutture o Tagesmutter. Sino ad ora, il sistema prevedeva che la Provincia rimborsasse in busta paga una quota delle spese sostenute e anticipate dal lavoratore sino ad un massimo dei due terzi: la metà in quanto datore di lavoro, l'altra metà sottoforma di contributo da parte della mano pubblica.

In futuro, alla luce della delibera approvata oggi (24 gennaio) dalla Giunta provinciale su proposta dell'assessora Waltraud Deeg, le modalità saranno diverse e verrà abolito il rimborso. La Provincia, infatti, sottoscriverà un protocollo d'intesa con le cooperative che offrono il servizio di assistenza ai bambini sino ai 3 anni di età: secondo l'accordo, l'ente gestore del servizio fatturerà direttamente alle famiglie solo la parte di costo a loro carico (massimo 35% del totale), mentre tutta la quota rimanente verrà liquidata dall'amministrazione.

"All'interno dell'organico provinciale - commenta la Deeg - lavorano sempre più donne con una formazione elevata e che non intendono rimanere a casa sino ai tre anni di vita dei figli nonostante ne abbiano la possibilità dal punto di vista contrattuale. La decisione presa dalla Giunta consente all'amministrazione provinciale di allinearsi ai modelli maggiormente virtuosi delle aziende private, e di fare un passo in avanti in un'ottica di più ampia libertà di scelta da parte del dipendente".

mb

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