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Tratta di accesso BBT in Bassa Atesina: inserimento nei PUC
La tratta di accesso BBT in Bassa Atesina sarà inserita d'ufficio nei PUC: è il primo passo, concordato oggi da Provincia e sindaci, verso la progettazione.
Passo avanti fondamentale verso la tratta ferroviaria di accesso in Bassa Atesina: la Giunta provinciale inserirà d’ufficio nel PUC dei Comuni interessati il corridoio sul quale verranno condotti gi studi geologici, ambientali e tecnici necessari - su un fronte di ben 750 metri - prima di definire i prossimi passi nella progettazione del tracciato. Su questa proposta, illustrata oggi dal presidente Arno Kompatscher e dall’assessore Richard Theiner, hanno convenuto i sindaci Monika Delvai (Comune di Montagna), Horst Pichler (Egna), Roland Lazzeri (Salorno) e Roland Pichler (Ora), il presidente della Comunità comprensoriale Edmund Lanzinger e gli amministratori locali nell’incontro svoltosi a Palazzo Widmann.
La realizzazione del BBT è ormai una realtà e l’inserimento della previsione della tratta di accesso nel PUC è indispensabile per molte ragioni, ha ricordato Kompatscher: crea le premesse urbanistiche per la progettazione in Bassa Atesina, garantisce l’avvio del dialogo istituzionale con l’interlocutore ufficiale, ovvero RFI (Rete ferroviaria italiana, che gestisce l’infrastruttura ferroviaria nazionale), consente di effettuare tutte le ulteriori indagini necessarie per individuare la migliore soluzione tecnica possibile. L’assessore Theiner ha ribadito che si tratta di agire con responsabilità verso i cittadini e concretizzare finalmente la volontà di intervenire tra Bronzolo e Salorno per assicurare un concetto di mobilità che tuteli la popolazione e il paesaggio.
Il Presidente ha ribadito ai sindaci l’esigenza di un’assunzione di responsabilità, che significa non lasciare ad altri le decisioni sulla futura linea ferroviaria in Bassa Atesina: "Bisogna agire per evitare che tutto resti com’è mentre le politiche dei trasporti dell’UE e dell’Italia viaggiano verso un’asse transeuropea. Lungo l’intera linea ferroviaria del Brennero l’obiettivo resta quello di trasferire le merci su rotaia, ridurre i tempi di percorrenza e aumentare la capacità di trasporto." In tema di finanziamenti, Kompatscher ha ricordato che il progetto BBT è uno dei pochi che sfrutta pienamente i fondi UE e che due giorni fa a Berlino i ministri dei Trasporti di Italia, Germania e Austria hanno firmato un memorandum congiunto (quindi a forte valenza politica) in cui chiedono all’UE di aumentare dal 10% al 40% il cofinanziamento europeo alle tratte di accesso del BBT. "Senza dimenticare che nel quadro del rinnovo della concessione dell’A22 è previsto un finanziamento trasversale di 1,6 miliardi di euro per la tratta di accesso sud. Se partiamo ora, con coraggio e convinzione, i lavori non dureranno vent’anni."
È stato ricordato che negli ultimi sei mesi altrettanti incontri tra tecnici provinciali, rappresentanti comunali, popolazione e gruppi di interesse sono serviti ad approfondire le esigenze della Bassa Atesina e a chiarire diversi aspetti legati alla pianificazione. I tecnici hanno risposto a 72 domande raccolte tra la popolazione. "È stato un dialogo costruttivo tra tutte le parti coinvolte, che proseguirà ovviamente anche per i prossimi passi, perché l’inserimento della tratta nel PUC comunale non significa che quel tracciato rimanga invariato: è il presupposto che ci permette di continuare nelle verifiche ulteriori e necessarie. I risultati serviranno per definire il progetto finale del tracciato", ha spiegato Kompatscher. Come noto, dalle analisi condotte finora la variante in galleria è stata valutata come quella migliore in assoluto sul piano ambientale e di qualità della vita.
Il direttore dell’Osservatorio BBT Martin Ausserdorfer ha illustrato il sistema di dialogo e partecipazione con i Comuni e la popolazione sulla scorta delle esperienze fatte nell’analogo processo per la tratta di accesso del BBT Fortezza-Ponte Gardena e ha ricordato che il progetto BBT è in una fase molto avanzata: i bandi sono tutti ultimati, nei prossimi anni si procede con i lavori. Il geologo provinciale Volkmar Mair ha fatto il punto su indagini idrogeologiche, prelievi e perforazioni condotti negli ultimi anni per lo studio di fattibilità sulla tratta in Bassa Atesina. Sono state misurate 77 fonti idriche e nessuna è risultata a forte rischio: 62 sono risultate prive di rischio, solo 10 hanno registrato un rischio medio e 5 un rischio minimo. Dopo l’inserimento d’ufficio nel PUC dei Comuni interessati del corridoio, le analisi proseguiranno su un fronte ampio 750 metri secondo gli standard di monitoraggio del BBT, considerati di eccellenza in Europa.
I sindaci hanno condiviso questa impostazione della Provincia e hanno insistito sulla necessità di mantenere costanti la collaborazione e il dialogo con i Comuni durante tutto l’iter, di proseguire negli interventi di miglioramento della linea esistente, di mantenere il cadenzamento dei 30 minuti e di impegnarsi per regolamentare la politica dei trasporti verso il trasferimento delle merci su rotaia. Il presidente Kompatscher ha rassicurato che la Giunta condivide queste posizioni e che le misure sulla linea esistente proseguiranno in parallelo, dalle barriere antirumore all’impiego di materiale rotabile moderno.
pf