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Workshop sul progetto FUSS dell’Intendenza scolastica italiana
Workshop sull’utilizzo del software libero FUSS organizzato in collaborazione con il progetto FUSS dell'Intendenza Scolastica Italiana.
Si è svolto recentemente, presso il Liceo Scientifico “E. Torricelli” di Bolzano, un workshop organizzato dal Linux User Group Bolzano (LUGBZ) in collaborazione con il progetto FUSS dell'Intendenza Scolastica Italiana sul tema “Creare un'aula didattica a basso costo con Raspberry Pi e FUSS”.
Numerose le persone intervenute all'evento tra i quali informatici, tecnici, curiosi e due informatici persino da Bergamo per conoscere meglio FUSS e seguire questo terzo workshop sul tema “libertà di insegnare, imparare, lavorare ed innovare con il Software Libero”
Nel corso del workshop Marco Marinello, studente del primo anno presso il liceo scientifico e Piergiorgio Cemin, docente e membro del progetto FUSS, hanno mostrato il risultato del lavoro fatto nei mesi scorsi. Per poche decine di euro al pezzo, hanno chiesto alla scuola di acquistare una ventina di mini-pc del tipo Raspberry Pi 2 (in foto) che sono poco più grandi di una carta di credito ma anche più prestazionali di molti PC spesso di seconda mano in uso nelle scuole in lingua italiana sul territorio.
Dopo una presentazione delle principali caratteristiche hardware, Marco Marinello ha descritto il lavoro di adattamento del sistema operativo GNU/Linux e la ricompilazione di alcuni applicativi in dotazione presso le scuole primarie e secondarie della Provincia.
Il prodotto così creato per il mini-pc Raspberry Pi è stato denominato FUSS “Mary” ed è la dimostrazione concreta del potenziale innovativo e didattico offerto dal Software Libero. Studiarne il codice sorgente, ricompilare il sistema per una piattaforma diversa e modificarlo per adattarlo alle proprie esigenze sarebbe impensabile con un sistema proprietario come Windows ed in generale con il software proprietario che per definizione è chiuso ed inintellegibile.
Il professor Piergiorgio Cemin ha invece mostrato diversi utilizzi del Raspberry Pi. In primis la possibilità di creare un'aula didattica a basso costo, ove i mini-PC potrebbero essere dati anche in comodato d'uso gratuito agli studenti; a casa sarebbe sufficiente una tastiera e un mouse, un comune alimentatore da smartphone ed una TV o monitor con ingresso HDMI.
L'altro aspetto interessante che è stato mostrato nel corso del workshop è il consumo energetico di questo apparecchio che risulta essere un decimo di quello di un comune PC presente in un'aula tradizionale. I partecipanti al workshop hanno infine potuto provare di persona a lavorare con FUSS nell'aula allestita con una ventina di Raspberry Pi. Un progetto innovativo che verrà portato anche in altre scuole del territorio.
FG