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Dalla Giunta: regolamentato il commercio al dettaglio in zone produttive
La Giunta provinciale ha approvato oggi (10 novembre) il regolamento di esecuzione sulle zone per insediamenti produttivi e fissato la percentuale di quota da riservare al commercio al dettaglio. Tale quota non può superare il 10% di quella prevista per le attività di prestazione di servizi nelle zone produttive.
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In base alla nuova legge urbanistica provinciale del 2014, dopo aver eseguito una rilevazione sulla distribuzione delle attività ammesse nelle zone per insediamenti produttivi e sul loro impatto urbanistico sul territorio, la Giunta provinciale è chiamata ad emanare un regolamento d'esecuzione che precisa la percentuale riservata alle attività di prestazione di servizi. Secondo gli esiti della rilevazione in collaborazione con i Comuni, dai dati forniti sulla cubatura emerge che non sussiste la necessità di modificare e abbassare la quota per le attività di prestazione di servizi.
La Giunta provinciale ha quindi approvato il regolamento e fissato la percentuale di quota da riservare al commercio al dettaglio all'interno delle attività di servizi: "Tale quota di cubatura per il commercio al dettaglio non può superare il 10% di quella destinata ai servizi nelle zone produttive", ha spiegato il presidente Arno Kompatscher dopo la seduta. Al netto delle strutture commerciali già esistenti, è stato verificato che in circa 110 dei 116 Comuni altoatesini c'è ancora margine per applicare la quota del 10% e pertanto il regolamento provinciale non contrasta con la liberalizzazione introdotta a livello nazionale, anche se l'Alto Adige punta a mantenere le sue limitazioni urbanistiche.
Il regolamento di esecuzione considera infatti l'esigenza di assicurare uno sviluppo delle attività commerciali compatibile con la tutela dell'ambiente e l'assetto urbanistico del territorio, nonché con la salvaguardia del territorio di montagna e con il contenimento del consumo di suolo. Il regolamento non comporta un automatico aumento della superficie di vendita al dettaglio: l'iter segue il suo corso, che per ogni destinazione prevede la verifica dell'impatto ambientale e la decisione del Consiglio comunale sull'inserimento dell'area nel PUC .
pf