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Test INVALSI, segnali positivi: scuola italiana in costante progressione
Gli esiti delle prove INVALSI 2015, resi noti oggi, confermano l’evoluzione positiva dei risultati della scuola italiana in Alto Adige, con un costante e significativo miglioramento sugli anni passati. Bene in particolare la matematica, risultati importanti anche da istituti tecnici e professionali. Soddisfatti l’assessore provinciale Christian Tommasini e la sovrintendente Nicoletta Minnei.
I primi risultati di quest'anno in italiano e matematica riflettono una buona tenuta del sistema scolastico altoatesino di lingua italiana, anche alla luce della sua specificità e delle complessità che deve affrontare. A fronte di una partenza in II elementare che si discosta leggermente in italiano rispetto alla media nazionale, si riscontra un'evoluzione positiva nei livelli scolastici successivi. Infatti già in V elementare il lieve divario che si osservava in II tende a ridursi per trasformarsi in un vantaggio rispetto alla media nazionale dalla terza media.
Lo scostamento di 5 punti dalla media nazionale di italiano (convenzionalmente posta a 200 punti) viene ampiamente recuperato nei livelli scolastici successivi (si veda grafico allegato), fino ad assumere segno positivo nella scuola media e superiore. È il segnale che una realtà complessa come quella dell'Alto Adige trova una risposta adeguata nel sistema scolastico locale che va ricercata in tempi medio-lunghi e non limitandosi a osservare solo i livelli di apprendimento iniziali. Anche per la matematica si riscontra un risultato analogo, anzi ancora più incoraggiante, sia come esito alla fine del secondo anno delle scuole superiori sia all'inizio delle elementari. Si nota infatti che la scuola italiana in Alto Adige parte da valori esattamente identici alla media nazionale (200), per discostarsi positivamente sempre di più al crescere del livello scolastico indagato (come da grafici allegati).
Anche quando il confronto è limitato con il solo Nordest, si nota che gli esiti delle scuole italiane in Alto Adige tendono a colmare il divario iniziale, riprova ulteriore che anche a fronte di una situazione locale più complessa lo sviluppo delle competenze di base degli allievi altoatesini è garantito secondo i più elevati standard di qualità delle regioni più avanzate del Paese. Infine, ma non da ultimo, sono particolarmente interessanti i risultati della seconda classe della scuola superiore. Gli istituti professionali (per la Formazione professionale i risultati saranno disponibili a settembre) conseguono risultati molto al di sopra alla media nazionale, non dissimili da quelli del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia, sia in italiano che in matematica, mentre i licei e gli istituti tecnici si discostano positivamente dal risultato nazionale solo per la matematica e non per italiano, dove ottengono risultati simili o uguali alla media nazionale dei licei e dei tecnici (si veda grafico).
È infine interessante notare che gli istituti tecnici di lingua italiana raggiungono in matematica risultati medi molto simili a quelli dei licei e non molto lontani dalla media nazionale dei licei. Analogamente, gli istituti professionali ottengono in matematica risultati medi molto simili a quelli raggiunti dai tecnici a livello nazionale. Soddisfatti l'assessore Tommasini e la sovrintendente scolastica Minnei: "Sul fronte delle prove standardizzate la scuola italiana si sta impegnando molto, con piani pluriennali di formazione sui cosiddetti fondamentali, che stanno rinnovando la didattica dell'italiano e della matematica. Questa rilevazione ci dà segnali complessivamente incoraggianti, in quanto vediamo che lungo il corso degli studi la progressione nei confronti della media nazionale è notevole. Sorprende anche il dato degli istituti professionali e tecnici, in costante sviluppo".
USP