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Consulta per la famiglia: linee guida dell'assistenza all'infanzia

Le prime linee guida di un nuovo piano per l’assistenza all’infanzia sono state illustrate oggi (4 maggio) a Bolzano alla Consulta provinciale per la famiglia dal direttore di Dipartimento Stefan Walder. La Consulta esprimerà ora una propria valutazione e a breve sulle nuove direttive sarà chiamata a deliberare anche la Giunta provinciale.

Attualmente in Alto Adige l'86% dei bimbi fino a 3 anni di età viene accudito in casa. In base a dati e previsioni statistiche, un gruppo di lavoro nell'Assessorato provinciale alla famiglia ha approfondito i diversi e molteplici modelli di assistenza all'infanzia, comparandoli con la situazione in altre Regioni ed elaborando una proposta per nuove linee guida che dovranno sfociare in un piano.

Questa bozza è stata illustrata dal direttore di Dipartimento Stefan Walder alla Consulta per la famiglia. Nell'incontro si è discusso tra l'altro delle modalità di assistenza e della dotazione strutturale dei vari modelli di sostegno. In primo piano figura l'aiuto alle famiglie: "Rafforziamo e sosteniamo le famiglie in vari modi, un elemento centrale in questo impegno è la conciliabilità fra famiglia e lavoro", ha spiegato Walder riprendendo l'impostazione data dall'assessora provinciale Waltraud Deeg.

Temi importanti sono inoltre la continuità nell'assistenza, l'adeguata retribuzione del personale addetto a tale servizio e la sua regolare attività di formazione e aggiornamento. Anche nel finanziamento sono necessari nuovi modelli, che possano garantire la sicurezza nella pianificazione e offerte accessibili alla famiglia. "Bambini e ragazzi rappresentano circa il 20% della popolazione altoatesina, ma sono il 100% del nostro futuro, per questo è necessario corrispondere con nuove tipologie di misure alle mutate condizioni di vita e ai nuovi piani sviluppati dalla famiglia", conclude l'assessora Deeg, che a causa di altri impegni non ha potuto prendere parte alla riunione della Consulta.

 

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