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Bizzo a Roma: "Sì al Patto di stabilità, ma nel rispetto delle autonomie"

L'assessore provinciale Roberto Bizzo, in rappresentanza del presidente Luis Durnwalder, ha partecipato oggi (13 ottobre) a Roma ad un incontro tra le Regioni e le Province a statuto speciale nel quale si è discusso del Patto di stabilità. "Siamo tutti pronti a partecipare alla riduzione della spesa pubblica - ha spiegato Bizzo - ma nel rispetto delle competenze e dell'autonomia".

L'incontro svoltosi oggi a Roma, al quale hanno partecipato rappresentanti della Provincia di Bolzano e di quella di Trento, nonchè di Valle d'Aosta, Sicilia, Sardegna e Friuli Venezia-Giulia, è servito per preparare il campo in vista della prossima Conferenza Stato-Regioni che discuterà l'applicazione del Patto di stabilità. "L'obiettivo dell'incontro - ha sottolineato l'assessore Roberto Bizzo - era quello di elaborare una strategia comune per le trattative con Roma, in modo da far sentire in maniera più incisiva la nostra voce". Nella Legge finanziaria nazionale, infatti, è prevista una manovra di contenimento della spesa pubblica alla quale parteciperanno in maniera decisamente sostanziosa anche gli enti locali. I "sacrifici" chiesti alle Regioni a statuto ordinario, in termini di riduzione delle spese, ammontano a circa 2,5 miliardi di euro, un altro miliardo e mezzo sarà recuperato dai Comuni, mentre le Regioni e le Province a statuto speciale metteranno sul tavolo circa mezzo miliardo di euro.

"Si tratta di capire dove e come risparmiare - ha aggiunto Bizzo - e come ripartire questi tagli tra le singole realtà locali. Da parte di tutti i partecipanti all'incontro c'è stata una solida convergenza di idee, ed è stato possibile raggiungere un accordo in tempi brevi: Regioni e Province a statuto speciale, infatti, sono disposte a partecipare al Patto di stabilità, ma in un'ottica di rispetto delle competenze. La riduzione della spesa pubblica deve essere un obiettivo comune, e noi siamo pronti a fare la nostra parte, ma decidendo in maniera autonoma dove recuperare le risorse, e senza farci dettare l'agenda da Roma. Siamo infatti convinti che l'applicazione del federalismo fiscale debba portare ad un rafforzamento delle autonomie nei rapporti con lo Stato centrale".

mb