Etsch-Dialog
Zona del progetto
Alta Val Venosta (Comuni di Lasa, Prato allo Stelvio, Sluderno, Glorenza)
Periodo
Da aprile 2008 a ottobre 2009
Responsabilità
Iniziativa e coordinazione: Ripartizione opere idrauliche
Partner: Ripartizione provinciale natura e paesaggio, i Comuni di Lasa, Sluderno, Glorenza, Prato, Malles e Curon Venosta, il Consorzio di Bonifica Val Venosta, Ufficio distrettuale dell’agricoltura Silandro, SEL-Edison, l’Ufficio provinciale Protezione delle acque, l’Autorità di bacino dell’Adige.
L’Adige è l’arteria vitale dell’Alta Val Venosta: fornisce l’acqua per l’agricoltura e la produzione di energia idroelettrica, offre spazi per il tempo libero e caratterizza il paesaggio. Dunque il progetto “Piano di gestione dell’area fluviale Alta Val Venosta” (abbreviato in Etsch-Dialog) finanziato dal Fondo Europeo di sviluppo regionale (FESR) e diretto a suo tempo dalla Ripartizione Provinciale opere idrauliche, doveva conciliare molti interessi. Si trattava di garantire la protezione dalle piene lungo l’Adige nei Comuni di Lasa, Prato, Sluderno e Glorenza.
Per un anno e mezzo – dall’aprile del 2008 all’ottobre del 2009 – sono state fatte ricerche scientifiche, progetti nelle scuole, gruppi di discussione e eventi informativi e per coinvolgere la popolazione in un dialogo. Uno strumento importante è stato il Flussraum-Forum (forum dell’area fluviale), con cui i Comuni, gli uffici e i rappresentanti dei diversi gruppi interessati hanno potuto partecipare attivamente al progetto.
In questo dialogo si sono così definiti i principi e gli obbiettivi, che caratterizzano il modello guida per lo sviluppo dell’Adige in Alta Val Venosta, che viene affiancato da un Catalogo degli interventi, che dovranno essere implementati nei 15-20 anni successivi alla conclusione del progetto. Tutti gli interventi seguono gli obbiettivi formulati nell’Etsch-Dialog per una maggiore sicurezza, una riqualifica dei corsi d’acqua e una conciliazione fra utilizzo e protezione dell’area fluviale.