La valutazione esterna

Il processo di valutazione interna ed esterna del sistema educativo provinciale di istruzione e formazione viene definito attraverso il D.P.P. del 5 novembre 2012, n.39, in esecuzione dell’articolo 1bis della legge provinciale n. 5 del 16 luglio 2008. In particolare l’art.4 del D.P.P. n.39 definisce il compito del Servizio provinciale di valutazione in merito alla valutazione esterna:

“ [il Servizio provinciale di valutazione] analizza e valuta, partendo dalla valutazione interna e in base ai dati raccolti e alle proprie osservazioni sulle interviste, sui colloqui e sulle visite effettuate, in che misura i singoli circoli di scuola dell’infanzia e le singole istituzioni scolastiche abbiano raggiunto gli obiettivi stabiliti dalle leggi provinciali, dalle indicazioni provinciali nonché dai progetti educativo formativi e piani dell’offerta formativa. Presenta infine ai singoli circoli di scuola dell’infanzia e alle singole istituzioni scolastiche una relazione di sintesi comprendente i risultati e le indicazioni emergenti dall’analisi effettuata, affinché essi provvedano a trarre le necessarie conclusioni e adottino le opportune misure. Tale relazione è trasmessa anche alla Direttrice o al Direttore di dipartimento competente”.

Gli esiti della valutazione esterna forniscono alle scuole elementi e indicazioni per la messa a punto e l’attuazione dei Piani di Miglioramento. Il termine miglioramento in questo contesto è usato per descrivere i processi che la scuola intraprende, per migliorare il successo formativo delle allieve e degli allievi, la qualità dell’offerta formativa, degli ambienti di apprendimento. Gli esiti della valutazione esterna vogliono quindi favorire i meccanismi di dialogo e riflessione all’interno della scuola e attivare di conseguenza la partecipazione e il cambiamento a tutti i livelli dell’organizzazione scolastica per rispondere efficacemente ai bisogni formativi delle allieve e degli allievi. La valutazione esterna ha il compito di approfondire la lettura dei diversi aspetti dell’organizzazione scolastica e suggerire le priorità sulle quali orientare il miglioramento,

favorito dal confronto tra la valutazione interna (RAV) e la restituzione fornita dai valutatori esterni.

L’autovalutazione (RAV) e la valutazione esterna condividono lo stesso quadro di riferimento, che rappresenta la cornice all’interno della quale sono definiti gli aspetti del sistema scolastico osservati operativamente attraverso indicatori e descrittori.

I criteri generali che orientano la visita esterna sono:

  • la trasparenza delle finalità della scuola e delle prassi valutative, la condivisione con tutte le componenti della scuola (studenti e studentesse, genitori, territorio, docenti, istituzioni);
  • la qualità delle attività e dei processi di apprendimento e insegnamento, con un’attenzione particolare ad alcuni elementi di specificità delle scuole in lingua italiana della Provincia di Bolzano (plurilinguismo, ICT), e la loro coerenza con il curricolo di scuola e con le Indicazioni provinciali.
  • l’equità, cioè la capacità della scuola di attuare in maniera flessibile i processi e le attività a partire dai bisogni e dalle caratteristiche specifiche dei singoli allievi e allieve e di gruppi di essi, per promuovere il successo formativo di tutti.

Il percorso di valutazione esterna è articolato nelle seguenti fasi:

FASE 1

Definizione della visita, lettura documentazione e somministrazione questionari di percezione

  1. comunicazione all’Istituzione scolastica individuata come scuola oggetto di visita esterna;
  2. incontro con la Dirigenza Scolastica per definire gli aspetti organizzativi della visita;
  3. richiesta alla scuola di documenti e dati che vengono letti e esaminati prima della visita (tra i quali il Rapporto di Autovalutazione);
  4. somministrazione a docenti, genitori, studenti e studentesse (solo secondaria di II grado), on-line e in forma anonima, di Questionari di percezione strutturati in modo coerente al Quadro di riferimento della qualità. I questionari raccolgono informazioni sulla qualità percepita e fanno emergere i punti di attenzione da approfondire nella visita. I risultati completi dei questionari sono inviati alle scuole per eventuali approfondimenti;
FASE 2

Visita nella scuola

  1. visita nella scuola, della durata di due giorni e articolata nel seguente modo:
    1. incontro preliminare con il/la Dirigente;
    2. osservazione della lezione in alcune classi scelte secondo un criterio di rappresentatività;
    3. focus group con segreteria, docenti, genitori, studenti e studentesse (solo per il secondo ciclo di istruzione), staff di dirigenza, nucleo di valutazione;
    4. intervista individuale al/alla Dirigente;
    5. analisi della documentazione interna della scuola (registri docenti, verbali Collegio Docenti, ecc.).

Per l’analisi della documentazione, le osservazioni in classe, i focus group e le interviste il Servizio provinciale di valutazione si avvale di strumenti strutturati che sono stati costruiti in collegamento al Quadro di riferimento per la qualità della scuola.

FASE 3

Relazione di sintesi

  1. stesura della Relazione di sintesi e suo invio in bozza al/alla Dirigente scolastica che può fare le sue osservazioni. Tali osservazioni possono, eventualmente, essere inserite nella relazione di sintesi;
  2. invio della Relazione di sintesi definitiva al/alla Dirigente scolastica e al Sovrintendente scolastico e Direttore di dipartimento.
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