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Essenzializzazione del curricolo: un modello innovativo per una scuola più efficace

Un insegnamento più mirato che evita le dispersioni

La risposta a questa esigenza si chiama essenzializzazione del curricolo: un percorso che non significa semplicemente ridurre, ma piuttosto selezionare con attenzione ciò che è realmente formativo per gli studenti, garantendo loro solide basi di apprendimento.

A livello nazionale, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha introdotto delle proposte che vanno in questa direzione, puntando su un rafforzamento delle competenze fondamentali e una riscoperta della tradizione culturale italiana.

Tuttavia, in Alto Adige abbiamo scelto di adottare un approccio ancora più innovativo e calibrato sulle esigenze del nostro territorio, mantenendo un alto grado di autonomia nella definizione del curricolo.

Un modello flessibile e adattato al territorio Le nuove Indicazioni Nazionali propongono, tra le altre cose, l’introduzione del latino nella scuola media, una maggiore enfasi sulla letteratura e la grammatica nella primaria e la separazione tra storia e geografia nelle scuole superiori.

Se da un lato queste misure mirano a una maggiore strutturazione dei contenuti, dall’altro potrebbero risultare poco adatte a contesti come il nostro, dove la scuola deve rispondere a esigenze linguistiche e culturali specifiche.

La nostra Provincia, grazie alla sua autonomia scolastica, ha scelto di muoversi in una direzione complementare: l’essenzializzazione del curricolo è parte di una visione educativa che valorizza l’interdisciplinarità, il trilinguismo e la flessibilità dell’insegnamento.

Le Indicazioni Provinciali, elaborate attraverso un processo partecipato che coinvolge docenti, dirigenti, esperti e rappresentanti delle famiglie, offrono un quadro di riferimento solido e innovativo. Tuttavia, la loro implementazione non è automatica: perché si traducano in un percorso concreto per gli studenti, è fondamentale il contributo del personale scolastico.

La costruzione del curricolo di istituto è il passaggio chiave di questo processo: ogni scuola, attraverso il lavoro collegiale dei docenti, deve tradurre le Indicazioni Provinciali in un percorso didattico coerente con le esigenze degli studenti e del territorio. Questo passaggio garantisce flessibilità e qualità, permettendo di adattare le strategie educative alla realtà di ciascun istituto.

L’essenzializzazione non è sinonimo di taglio indiscriminato dei contenuti, ma di una selezione mirata che garantisce agli studenti una preparazione più solida e funzionale.

Nel nostro modello:

• Le competenze fondamentali (lettura, scrittura, calcolo, pensiero critico) restano al centro della didattica, con metodologie innovative per rafforzarle in modo efficace.

• Le competenze trasversali e digitali vengono integrate in un quadro più ampio che prepara gli studenti non solo per la scuola, ma anche per il mondo del lavoro e la vita quotidiana.

• L’autonomia delle scuole e la collaborazione del personale docente permettono di adattare i percorsi didattici alle reali esigenze degli studenti, evitando un approccio eccessivamente rigido e standardizzato.

Come sottolinea il Sovrintendente scolastico Vincenzo Gullotta: “L’essenzializzazione del curricolo non è una semplificazione banale, ma una scelta strategica per migliorare la qualità della scuola. Non significa tagliare, ma selezionare ciò che è davvero formativo per gli studenti, potenziando le competenze fondamentali senza trascurare le nuove sfide educative, come le competenze digitali e trasversali. Con le nuove Indicazioni Provinciali, vogliamo dare alle scuole strumenti concreti per realizzare una didattica più efficace e inclusiva, capace di rispondere alle esigenze di un mondo in continua evoluzione.”

Il cuore di questo cambiamento sono i docenti, chiamati a costruire curricoli d’istituto che coniughino essenzializzazione e qualità. Questo percorso richiede formazione, ricerca e confronto, ed è per questo che la Sovrintendenza scolastica sarà al loro fianco con strumenti operativi, percorsi di ricerca-azione e il supporto di esperti del settore. L’obiettivo non è solo formare studenti più preparati, ma anche costruire una scuola più vicina alle famiglie, più coerente con le esigenze del mondo contemporaneo e più capace di valorizzare le potenzialità di ogni alunno.

AT