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La Giunta provinciale approva il 100° piano delle zone di pericolo

Via libera al piano delle zone di pericolo di San Pancrazio. 100 Comuni altoatesini su 116 dispongono ora di un piano approvato.

BOLZANO (USP). Con il piano delle zone di pericolo per il Comune di San Pancrazio, il 13 maggio la Giunta provinciale ha approvato, su proposta dell'assessore provinciale Peter Brunner, il 100° piano delle zone di pericolo dell’Alto Adige.

“Si tratta di una tappa importante”, sottolinea l'assessore provinciale allo Sviluppo del territorio, Peter Brunner. “Un adeguato piano delle zone di pericolo è importante non solo per la protezione della popolazione, ma è anche un prerequisito per un efficiente sviluppo del territorio. Senza un piano delle zone di pericolo, per ogni singolo progetto edilizio deve essere redatto un cosiddetto piano parziale delle zone di pericolo, che deve essere valutato dal Comune. Ciò comporta una perdita di tempo e di costi per i promotori immobiliari”.

Stato attuale in Alto Adige

I piani delle zone di pericolo vengono approvati in diverse fasi, che si concludono con l'approvazione del piano da parte del rispettivo Consiglio comunale e poi della Giunta provinciale. Dopo l'approvazione da parte della Giunta provinciale del piano per le zone di pericolo di San Pancrazio, ci sono ancora 16 Comuni della provincia che non ne hanno uno. In cinque di questi Comuni – Nova Levante, Senale/San Felice, Campo Tures, Marebbe e La Valle – il piano delle zone di pericolo è in fase di approvazione. Nei restanti 11 Comuni, invece, è in corso l'esame tecnico dei rispettivi piani da parte degli uffici competenti.

Qual è lo scopo di un piano delle zone di pericolo?

Il piano delle zone di pericolo è un piano dettagliato e uno strumento importante per la pianificazione e lo sviluppo del territorio. Indica le aree con pericolo idrogeologico sul territorio comunale, ossia le aree in cui esistono pericoli naturali, come frane, pericoli idrici e valanghe, per le aree di insediamento e le infrastrutture. Si compone di una carta dei pericoli e di relazioni tecniche con una descrizione dettagliata dei pericoli individuati. Il piano delle zone di pericolo non è uno strumento “statico”, ma deve essere aggiornato quando si realizzano nuove opere di protezione, quando emergono nuove conoscenze o per integrare aree non ancora analizzate.

Il piano delle zone di pericolo è disciplinato dagli artt. 55 e 56 della legge provinciale “Territorio e paesaggio” (n. 9/2018).

Tutte le informazioni sul piano delle zone di pericolo sono disponibili sull’apposito sito web provinciale. Qui si può consultare anche un flyer realizzato dall'Agenzia per la Protezione Civile con le informazioni più importanti sul piano delle zone di pericolo.

mpi/gm

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