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Consultori familiari: riorganizzazione con il nuovo disegno di legge

Il disegno di legge provinciale sui consultori familiari in Alto Adige approvato dalla Giunta. Collaborazione e rete tra i settori salute, servizi sociali e famiglia.

BOLZANO (USP). I consultori familiari in Alto Adige, attraverso un piano di riorganizzazione, saranno rafforzati ed i loro servizi ampliati. La Giunta provinciale ha dato il via libera il 28 gennaio, su proposta dell'assessore alla salute Hubert Messner, ha approvato il relativo disegno di legge. I punti principali della nuova legge provinciale sono l’adattamento alle recenti disposizioni statali, la piena integrazione socio-sanitaria, l’espansione dei servizi e dei compiti, nonché semplificazioni amministrative. Per essere il più vicino possibile alle famiglie, la rete esistente sarà consolidata e organizzata secondo il modello "hub e spoke". Con "hub" si intende la struttura di riferimento, dotata di équipe multidisciplinari complete e permanenti, mentre per "spoke" si intende la sede distaccata operante ad integrazione dell’attività dell’hub cui afferisce. “Le consulenze familiari svolgono una funzione importante quando si tratta di intervenire preventivamente. I loro servizi possono aiutare a gestire in modo precoce situazioni difficili e a mitigarle,” è convinto l’assessore Messner. Anche l’assessora provinciale alla Coesione sociale Rosmarie Pamer sostiene con convinzione il rafforzamento dei consultori familiari: "La vita familiare può essere una vera sfida. Proprio in questi momenti è importante poter usufruire di offerte di supporto competenti, tempestive e a livello locale."

A fine 2024, in Alto Adige operavano complessivamente 33 consultori familiari. Questi offrono consulenze a famiglie, coppie e singoli in vari momenti della vita, svolgono attività di prevenzione e supportano durante la gravidanza e nella genitorialità. Lavorano in modo interdisciplinare sul territorio. 27 centri fanno parte dell'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige, offrendo servizi nei distretti sanitari e nelle sedi delle aree sanitarie. A questi si aggiungono 6 soggetti erogatori privati (AIED, Kolbe, Mesocops, Lilith, Fabe e Arca), che offrono principalmente servizi legati alla salute madre-bambina/bambino, ginecologia e supporto psicologico in 15 sedi. Attualmente, i tre settori coinvolti (salute, sociale e famiglia) stanno lavorando a un nuovo sistema di finanziamento per i consultori familiari privati di consulenza familiare e a un catalogo di prestazioni aggiornato. Entrambi i documenti saranno presentati a breve alla Giunta. Il disegno di legge provinciale sui consultori familiari, ora approvato, sarà inviato al Consiglio provinciale.

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