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Demanio idrico: rispettare le fasce limitrofe dei corsi d'acqua
L'Ufficio Demanio idrico della Provincia sottolinea che è vietato effettuare depositi ed edificare nelle immediate vicinanze di corsi d'acqua, torrenti o fiumi.
BOLZANO (USP). L'acqua è la risorsa più importante per la sopravvivenza degli esseri viventi. In Alto Adige tutti i corsi d'acqua sono considerati beni pubblici. La Provincia di Bolzano ha preso in carico l’amministrazione del demanio idrico in seguito al secondo Statuto di autonomia nel 1973, e con esso tutti i compiti di gestione, regolamentazione dell’utilizzo, dei controlli e della protezione delle acque.
Su entrambi i lati delle sponde delle acque pubbliche e dei corsi d'acqua deve essere garantita una fascia di rispetto arginale di 10 metri. “Tutti gli sconfinamenti che avvengono all'interno della fascia di dieci metri - misurata dalla sommità arginale o dal piede dell'argine - devono essere sottoposti all'Ufficio Demanio idrico, per essere esaminati e approvati”, sottolinea il direttore dell'Ufficio Michael Gamper. “Durante i sopralluoghi vengono continuamente rinvenuti depositi di materiale all'interno della fascia di interdizione: per questi vale una distanza minima di cinque metri”, sottolinea Michael Coser, dell'Ufficio Demanio idrico. Secondo un regio decreto del 1904, è necessario mantenere una distanza minima di quattro metri quando si piantano alberi o siepi e arbusti, comprese le strutture di sostegno e gli ancoraggi.
Le fasce lungo i corsi d'acqua e i fiumi devono essere mantenute libere. Le norme in materia devono essere rigorosamente osservate e rispettate. Solo in questo modo è possibile intervenire in modo rapido ed efficace in caso di inondazioni e realizzare le opere di manutenzione necessarie per garantire la sicurezza della popolazione. "Il rispetto di queste norme è di fondamentale importanza, sottolinea Klaus Unterweger, direttore dell'Agenzia per la Protezione Civile, “solo se le dighe e gli argini sono liberamente accessibili, il personale della protezione civile, i tecnici addetti dei bacini montani e i vigili del fuoco possono intervenire rapidamente in caso di alluvioni e limitare così i danni alle infrastrutture e ai beni culturali”.
Informazioni sono disponibili sulla pagina web dell'Ufficio Demanio idrico.
mac/tl