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Contratti pubblici: nel 2023 procedure in aumento, importi in calo

Pubblicato il rapporto 1/2024 dell’Agenzia per i contratti pubblici (ACP): i Comuni e la Provincia le stazioni appaltanti che spendono di più, l’82 per cento delle procedure alle imprese altoatesine.

L’Agenzia per i contratti pubblici (ACP) della Provincia di Bolzano ha pubblicato il rapporto 1/2024 sui contratti pubblici in Alto Adige. Confrontando i valori dell’annualità 2023 (71.856) con quelli degli anni precedenti (rispettivamente 65.555 e 66.485), si può notare un incremento nel numero di procedure pubblicate dalle stazioni appaltanti in Alto Adige. 

Nel 2023 le amministrazioni pubbliche dell’Alto Adige hanno affidato appalti pubblici per 2.120 milioni di euro, valore in calo (-33,8%) rispetto al 2022. Decremento riconducibile principalmente ad alcune importanti procedure nel settore delle forniture sanitarie e dei servizi bancari, che avevano spinto gli importi pubblicati l'anno precedente. Di contro, nel 2023 si registra un aumento negli importi pubblicati nell’ambito dei lavori pubblici rispetto al 2022 (+26,4%). La numerosità delle procedure, invece, risulta essere in aumento rispetto al 2022 (+9,6%), incremento riconducibile in particolare al settore dei servizi (+14,1%), mentre nei lavori pubblici è più contenuto (+5,5%).

Stazioni appaltanti, I Comuni fanno la parte del leone

I Comuni, con una quota del 48,0%, rappresentano la tipologia di stazione appaltante che nel 2023 ha pubblicato il maggior numero di procedure (34.465), seguita dalle stazioni appaltanti di ricerca e cultura (scuole) con 18.480 procedure (25,7%) e dalla Provincia (11.954, 16,6%).

Le procedure assegnate alle imprese altoatesine

A livello numerico, l´82,8% delle procedure risulta essere affidato ad operatori economici con sede in Alto Adige, in linea con i valori degli ultimi anni. A livello di importi, le imprese altoatesine si aggiudicano il 92,1 % delle procedure dei lavori pubblici e il 60,7% di quelle dei servizi, mentre nel settore delle forniture (42,1%) – condizionato da quelle di materiale sanitario – si conferma la prevalenza degli operatori aventi sede al di fuori del territorio provinciale.

Ribassi contenuti nell’assegnazione dei lavori pubblici

Nel settore dei lavori pubblici i ribassi delle imprese che si aggiudicano le procedure di appalto risultano essere relativamente contenuti, del 4,3% con il criterio qualità/prezzo, dell’11,2% con il criterio solo prezzo. Considerando tutti gli affidamenti il ribasso medio di offerta è risultato essere del 12,9% con gli operatori economici provinciali che si approssimano maggiormente al valore medio (11,2%), quelli nazionali che offrono i ribassi maggiori (17,0%) e quelli esteri che presentano i ribassi inferiori (5,5%).


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red

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