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Cave e torbiere: approvato il disegno di legge

Solo aree di estrazione necessarie, più sicurezza e controllo, contenimento della speculazione e una pianificazione sicura per le imprese: gli obiettivi del disegno di legge approvato dalla Giunta.

L'edilizia altoatesina necessita annualmente di 1,5 milioni di tonnellate di sabbia e ghiaia e di 700.000 tonnellate di materiale roccioso. Attualmente, in Alto Adige, l'estrazione delle materie prime minerali avviene in 107 siti, di questi oltre la metà sono cave di ghiaia, quarantacinque sono cave e sette sono torbiere.

L'estrazione di materie prime minerali è attualmente regolata dalla legge provinciale n. 7 "Disciplina delle cave e delle torbiere" del 2003. "Poiché la disciplina sul territorio, riferita a questa legge, non è più attuale – sottolinea l'assessore provinciale Philipp Achammer – abbiamo redatto, come concordato, un nuovo regolamento normativo sull'estrazione di materie prime minerali, di concerto con i gruppi di interesse". Su proposta dell'assessore, la Giunta provinciale ha approvato oggi (14 marzo) il disegno di legge "Disciplina della coltivazione di sostanze minerali", che sarà ora inoltrato al Consiglio provinciale. In quella sede, la Terza commissione legislativa si occuperà prima del disegno di legge e poi della discussione in plenaria.

Come sottolinea l'assessore provinciale Achammer, da un lato c'è la domanda di materie prime e la richiesta, da parte delle aziende, di una pianificazione sicura, di disponibilità e convenienza economica nell'approvvigionamento delle materie prime; dall'altro c'è il grande rispetto per l'ambiente e la volontà di tutelare le risorse naturali. "Con questo disegno di legge – afferma l'assessore – cerchiamo di bilanciare gli interessi. Ci prendiamo cura dell'ambiente, ad esempio attuando le specifiche del piano climatico per quanto riguarda l'estrazione della torba. Diamo sicurezza al mondo economico attraverso la regolamentazione attenta e trasparente dell'estrazione delle materie prime minerali”.

In futuro, ci saranno meno siti di estrazione e l'accesso sarà regolato in modo più rigoroso, così da estrarre solo quanto necessario e il meno possibile. La concessione mineraria dovrebbe essere consentita solo per coprire esigenze comprovate. Speculazione e accaparramento delle miniere dovranno essere evitati. Verrà introdotto un sistema di monitoraggio delle cave e dei pozzi e verrà creato un database corrispondente. Tutte le specifiche e i requisiti, nonché il rispetto delle scadenze per quanto riguarda l'avvio e la cessione delle attività, saranno rigorosamente controllati. Inoltre, l'attuazione delle misure di compensazione ambientale saranno ottimizzate.


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jw/sb

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