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Dieta mediterranea alpina, al via la sperimentazione

Parte in Euregio lo studio clinico su 249 pazienti obesi della dieta mediterranea alpina. Coniuga la dieta mediterranea con i prodotti tipici alpini.

Anche i piccoli frutti nella dieta mediterranea alpina (Foto Fondazione Edmund Mach)

Presentato a San Michele all'Adige il progetto ambiente alimenti e salute (EFH- Environment, Food and Health) dell'Euregio, progetto che punta a promuovere l’invecchiamento in salute e la lotta all'obesità della popolazione di Tirolo, Alto Adige e Trentino con un approccio multidisciplinare basato sulla qualità nutrizionale del cibo e la sostenibilità. Focus, in particolare, sugli ingredienti principali della Dieta mediterranea alpina ipocalorica che sarà testata nello studio clinico del progetto EFH. Il progetto è coordinato dalla Fondazione Edmund Mach (FEM) e coinvolge 9 centri di ricerca dell'Euregio, oltre alle Aziende sanitarie di Trento e Bolzano, dove saranno somministrati per 6 mesi 3 differenti tipi di dieta a 249 soggetti obesi suddivisi in 3 gruppi di età compresa tra 18 e 65 anni. Tra queste vi è appunto una dieta mediterranea alpina che segue i principi della dieta mediterranea coniugandola con prodotti tipici della filiera agro-alimentare alpina. L'obiettivo finale è valutare e comprendere i risultati ottenibili con i tre diversi approcci clinici alla gestione dell’obesità.

Tra gli alimenti regionali sono inclusi minestrone di verdure con segale e farro, vellutata di verdure, crauti, pesce di fiume, olio extravergine di oliva del Garda Trentino, mele e snack di mela, formaggi magri, yogurt magro, carne rossa, snack a base di piccoli frutti. Lo studio durerà 12 mesi ed ogni paziente sarà sottoposto a valutazione antropometrica (peso, altezza, ecc.), clinica (pressione, frequenza cardiaca), ma anche valutazione dietetica, dell'attività fisica, dello stato di salute e della funzionalità intestinale, prelievo del sangue venoso. I pazienti dovranno attenersi alle regole della dieta ma saranno invitati a seguire abitudini alimentari sane e praticare una moderata attività fisica. A sottolineare l'approccio multidiscipliare dei 4 partner dell'Alto Adige è stato il direttore del Centro di sperimentazione Laimburg, Micheal Oberhuber. Ospedale di Bolzano, Università libera di Bolzano, Centro di ricerca Eurac e Laimburg interagiranno nel progetto con un approccio multidisciplinare.

"Il progetto si concentra sugli alimenti Euregio, con particolare attenzione, in Alto Adige, sulla produzione lattiero-casearia locale sostenibile, l'influenza del suolo sulla crescita delle piante e degli animali e sui loro aspetti benefici nel ridurre l'incidenza dell'obesità e si fornirà nello studio clinico anche l'esperienza nel trattamento dei dati sulla genomica umana". Tra i prodotti coinvolti e testati nello studio EUREGIO, l'Alto Adige contribuirà una fornitura essenziale di mele, cereali e prodotti caseari. In Europa il 21,5 % dei maschi e il 24,5% delle femmine è sovrappeso, e se il trend dovesse continuare, nel 2030 il 60% della popolazione mondiale si troverà in condizione di sovrappeso e obesità. Secondo il rapporto Osservasalute in Italia nel 2015 più di un terzo della popolazione adulta risulta obesa, con una prevalenza delle regioni del Sud: in Alto Adige, infatti, la percentuale delle persone in sovrappeso è del 7,8% e in Trentino il 27,8%.

Ai seguenti link la possibilità di scaricare video e interviste in alta risoluzione.

Video progetto ambiente alimenti salute

Intervista Andrea Segrè (presidente Fondazione Mach)

Intervista Carlo Pedrolli (Servizio dietetica e nutrizione clinica Azienda sanitaria Trento)

Intervista Michael Oberhuber

Audio Segrè, Pedrolli, Oberhuber

USP

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