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Kompatscher a Vienna, incontri con Kurz e Van der Bellen

Conclusa la giornata viennese di Arno Kompatscher. Ultimi incontri con Van der Bellen e Kurz, ruolo dell'Austria come garante dell'autonomia.

Incontro a Hofburg: Alexander Van der Bellen e Arno Kompatscher (Foto USP/Holzer)

Prima visita ufficiale nella capitale austriaca dopo l'insediamento del nuovo governo per il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher. Dopo il colloquio di questa mattina (6 marzo) con la Ministra degli esteri Karin Kneissl (vedi comunicato a parte), nel tardo pomeriggio il Landeshauptmann ha incontrato a Vienna prima il presidente della Repubblica, Alexander Van der Bellen, e successivamente il neo-cancelliere Sebastian Kurz. Al centro del faccia a faccia con Kurz, le prospettive di sviluppo dell'autonomia altoatesina dopo i risultati delle recenti elezioni politiche italiane. "Avere una forte concordanza e unità di intenti con il governo austriaco - ha sottolineato Kompatscher - è di importanza prioritaria per la Provincia di Bolzano: da un lato alla luce del ruolo di potenza tutrice svolto da Vienna, dall'altro per l'ancoraggio internazionale che rende così particolare la nostra autonomia". Dal canto suo, Sebastian Kurz ha garantito che "l'Austria continuerà a svolgere con il massimo dell'impegno e della serietà la sua funzione di tutela, e avrà sempre un occhio di riguardo per le vicende legate all'autonomia dell'Alto Adige".

Prima di incontrare il cancelliere austriaco, Arno Kompatscher era stato ricevuto a Hofburg dal presidente della Repubblica, Alexander Van der Bellen, il quale ha ribadito che quella altoatesina è una questione "a cui tiene in maniera particolare". Nel corso della sua giornata viennese, inoltre, il Landeshauptmann ha avuto un colloquio anche con il neo-eletto presidente del Parlamento, Wolfgang Sobotka, il quale ha presentato l'Alto Adige come "modello da seguire a livello internazionale per quanto riguarda autonomia e tutela delle minoranze". Anche Sobotka ha assicurato a Kompatscher che Vienna continuerà a svolgere il suo ruolo di potenza tutrice come stabilito dall'Accordo di Parigi del 1946, "una funzione che non è mai stata messa in discussione e che trova il consenso di tutti i partiti presenti Parlamento".

USP

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