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Audit famiglia e lavoro, massimo riconoscimento per la Hoppe

La Hoppe ha ottenuto il livello più alto di certificazione dell'audit famigliaelavoro. Deeg: "Misure per famiglie avvantaggiano anche le aziende".

Audit famigliaelavoro: Norbert Mayr (Hoppe), Waltraud Deeg, Christoph Hoppe, Heidi Plangger (Hoppe) e Michl Ebner (Foto Camera di Commercio/Manuel Pazeller)

“La Hoppe è la prima azienda in Alto Adige ad aver superato tutte le fasi dell’audit famiglia e lavoro, diventando così un modello per tutte le imprese che ambiscono alla conciliazione di famiglia e lavoro per i propri collaboratori e collaboratrici”. Lo ha detto oggi (19 ottobre) l’assessora Waltraud Deeg consegnando a Christoph Hoppe il certificato audit famigliaelavoro di più alto livello. "Condizioni che aumentano la conciliabilità tra impegni di lavoro e famiglia - ha aggiunto Deeg - non sono una cortesia, ma un investimento che porta vantaggi a tutti. Lo studio Astat sui giovani recentemente pubblicato dimostra che la famiglia ha un'importanza centrale per loro. Sono sicura che misure che favoriscano la conciliabilità siano sempre più importanti nei criteri di scelta di un posto di lavoro da parte dei collaboratori giovani e qualificati".

Da quando sono stati introdotti gli audit famigliaelavoro, nel 2004, 60 imprese altoatesine hanno ottenuto le relative certificazioni. La Hoppe è la prima ad aver raggiunto il livello di certificazione più alto. “Presso la Hoppe vivere la conciliabilità tra famiglia e lavoro ogni giorno non è solo una questione organizzativa, ma una vera e propria attitudine che rispecchia i valori dell’imprenditore”, ha sottolineato il presidente della Camera di commercio, Michl Ebner. Dal 2004 ad oggi Hoppe ha ottenuto 4 certificazioni. Quella appena ottenuta, definita re-audit-dialogo, certifica il mantenimento degli stessi livelli nel tempo. “La responsabilità sociale nei confronti dei dipendenti ha sempre contraddistinto il rapporto della nostra impresa con i collaboratori. Puntiamo ad offrire una buona qualità di vita sul posto di lavoro, e uno degli elementi è proprio la conciliabilità con gli impegni familiari”, ha affermato Christoph Hoppe.

L’azienda svizzera che produce e vende in tutto il mondo maniglie per infissi, nelle sedi di Lana, Lasa e Sluderno conta 785 dipendenti, di cui 287 donne. 125 dipendenti lavorano part time. Tra le misure introdotte a livello aziendale vi sono orari di lavoro flessibili e la possibilità di pianificare in modo non burocratico le ferie, o la possibilità di ottenere periodi di aspettativa dopo il congedo parentale. I famigliari sono invitati alle feste aziendali e possono utilizzare la mensa e portare il cibo dalla mensa a casa.

USP

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