Sanità / Sociale | 27.06.2017 | 16:45

Da luglio obbligo di defibrillatori nello sport, ma solo per le gare

Ieri (26 giugno) i ministri della salute Lorenzin e dello sport Lotti hanno reso pubblico che l’obbligo di defibrillatori nello sport vale solo per le gare.

Il nuovo decreto ministeriale conferma la decorrenza dell’obbligo di defibrillatori nello sport dal 1° luglio, tuttavia lo “smussa”, applicandolo solo alle gare inserite nei calendari federali ed alle attività competitive organizzate dagli enti di promozione sportiva e non più, come originariamente previsto, a tutti gli allenamenti delle associazioni sportive.

Inoltre, il decreto ministeriale prevede che a livello statale l’acquisto del defibrillatore sia collegato all’impianto sportivo invece che all’associazione sportiva ed esclude dall’obbligo di defibrillatori le gare al di fuori degli impianti sportivi. Per l’Alto Adige l’acquisto dei defibrillatori da parte dei proprietari degli impianti e l’esclusione delle attività sportive in natura non sono una novità, la Giunta provinciale aveva già deliberato in questo senso nel dicembre del 2014 e la Provincia si era fatta portavoce sin dall’inizio della questione a Roma.

Il nuovo decreto ministeriale si sofferma anche sull’esclusione dall’obbligo di defibrillatori delle attività sportive a ridotto impegno cardiocircolatorio, specificando le discipline di bocce, biliardo, golf, pesca sportiva di superficie, caccia sportiva, sport di tiro e giochi da tavolo effettivamente escluse ed estendendo l’eccezione ad alcuni altri sport, tra cui freccette, minigolf, bowling e birilli.

L’assessora provinciale alla salute e lo sport, Martha Stocker, è molto soddisfatta dell’alleggerimento dell’obbligo di defibrillatori nello sport, “poiché l’impegno cardiocircolatorio è particolarmente elevato durante le gare e per le associazioni sportive sarebbe stato un problema dover garantire la presenza di una persona autorizzata all’uso del defibrillatore durante ogni allenamento. Il collegamento dei defibrillatori agli impianti sportivi e l’esclusione delle attività sportive in natura, inoltre, rafforzano la correttezza della strada intrapresa sin dall’inizio dalla Provincia”.

 

FG