Ambiente | 17.05.2017 | 10:37

Parco Tre Cime: anche i profughi nella pulizia dei prati a larice

I prati a larice nel parco naturale Tre Cime sono stati ripuliti: al lavoro proprietari dei boschi, Ufficio parchi, comune di San Candido, AVS e 15 profughi.

Il sito del parco naturale Tre Cime, in alta Pusteria, è caratterizzato alle basse quote da prati a larice (Val Campo di Dentro e Val Fiscalina) che rappresentano uno dei paesaggi culturali più belli della zona. Vengono utilizzati a scopo agricolo e a pascolo. La gestione di queste superfici è impegnativa, richiede tempo e un grande lavoro manuale. Ogni anno in primavera bisogna ripulire i prati da sterpaglie, rami seccchi e altro materiale.

L'ultima pulizia di primavera è stata ultimata nei giorni scorsi, quando i prati a larice nel parco naturale Tre Cime sono stati ripuliti in un'azione congiunta e a titolo di volontariato tra proprietari dei boschi, Ufficio provinciale parchi naturali, comune di San Candido, comitato del parco, Alpenverein e 15 profughi. "È stata anche l'occasione per approfondire le modalità di gestione di questi prati e di discutere con i proprietari dei fondi", spiega il direttore dell'Ufficio parchi naturali Enrico Brutti.

A sorpresa si sono presentati anche 15 richiedenti asilo ospitati attualmente a San Candido, che hanno chiesto di partecipare all'azione e hanno dato il loro fattivo contributo. Anche per loro una giornata particolare in un ambiente insolito. A conclusione delle pulizie di primavera dei prati a larice una coltivatrice di Sesto, Monika Innerkofler Tschurtschenthaler, ha invitato a pranzo tutti i partecipanti. "L'azione è stata un successo", spiega Margareth Pallhuber dell'Ufficio parchi naturali. Sarà ripetuta il prossimo anno, iniziative analoghe sono già in corso anche a Anterivo in Bassa Atesina e a Tanas, frazione di Lasa in Venosta. Sono piccole ma significative iniziative che contribuiscono alla tutela e alla conservazione di preziosi paesaggi culturali.

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