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Dalla Giunta: indagine di mercato per sede unica dell’IPES a Bolzano

Via libera della Giunta provinciale all'indagine di mercato per verificare la disponibilità a Bolzano di un immobile adatto a diventare sede unica dell’IPES.

L'edificio di via Milano, una delle tre attuali sedi IPES a Bolzano (Foto IPES)

La Giunta provinciale intende avviare un’indagine di mercato per verificare se a Bolzano sia individuabile un edificio da adibire a futura sede unica dell’IPES: si tratta di una decisione di massima che - oltre a vantaggi sul piano gestionale, finanziario e della tempistica - renderebbe possibile il recupero di 25 alloggi. Le linee guida dell’IPES approvate nel 2016 dalla Giunta hanno previsto anche la possibile realizzazione di una sede unica a Bolzano, attualmente gli uffici IPES sono infatti distribuiti in tre edifici in via Amba Alagi, via Milano e via Orazio. Queste ultime due sedi presentano grosse carenze strutturali, tra cui un alto dispendio energetico, un’area sportello informazione inadeguata in via Milano con disagi per il pubblico, e l'inagibilità del quarto piano dell’edificio di via Orazio. Qualche anno fa la Giunta aveva preso in considerazione l’ipotesi di un recupero volumetrico dell’immobile di via Milano per farne la sede unica dell’IPES, ma sono state riscontrate ulteriori criticità, a cominciare dai tempi lunghi e dalla difficoltà dei lavori vista la sua vicinanza ad altri condomini.

Oggi la Giunta ha quindi incaricato l’IPES di avviare una ricerca pubblica sul mercato per individuare la disponibilità di un immobile adeguato, con i requisiti di sicurezza e funzionalità, a sede unica dell’Istituto. La superficie della nuova sede dovrà indicativamente aggirarsi sui 7mila metri quadrati (uffici, locali tecnici, autorimesse), spesa stimata in circa 21 milioni di euro. "I vantaggi di un’unica sede sono molteplici: sul piano gestionale, per il cittadino significa poter contare su un unico punto di riferimento, con un incremento della qualità del servizio, mentre per il personale migliora l’attività amministrativa (meno uscite di servizio nelle diverse sedi, sale comuni, comunicazione più immediata)", osserva l'assessore all'edilizia abitativa Christian Tommasini. Inoltre i tempi di realizzazione di un edificio nuovo sono molto più brevi dei 6 anni preventivati per adeguare la vetusta sede di via Milano. 

Sul piano finanziario, le spese per un unico centro sono inferiori rispetto a quelle per tre sedi, inoltre spariscono le spese di affitto per l’immobile in via Amba Alagi (circa 180mila euro l’anno), e la palazzina in via Orazio potrebbe essere venduta (costo stimato in 4,5 milioni di euro). In aggiunta una nuova sede eviterebbe di sostenere spese di trasloco e di affitto (pari a 1 milione) per ospitare circa 80 dipendenti per tre anni nel caso di risanamento della sede di via Milano. Non da ultimo: il palazzo di via Milano potrebbe essere riconvertito ad uso abitativo, con una volumetria che permette di ricavare 25 nuovi alloggi IPES.

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