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Richiedenti asilo: gruppo di lavoro sulle problematiche abitative

I profughi che devono lasciare le strutture di accoglienza dopo l’accoglimento della loro richiesta di asilo incontrano difficoltà a reperire un alloggio.

L'assessora Stocker nel corso della seduta con il gruppo di lavoro che si occupa delle problematiche abitative dei richiedenti asilo

L’abitazione ed il lavoro sono aspetti fondamentali per l’integrazione dei nuovi cittadini. “Si tratta di persone che si trovano in una situazione particolarmente vulnerabile. Senza un lavoro non riescono a trovare un alloggio e viceversa” sottolinea l’assessora provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker.

Per questa ragione l’assessora ha insediato due gruppi di lavoro che si occupano rispettivamente delle questioni inerenti rispettivamente il lavoro e l’alloggio.

Nel pomeriggio odierno (1° marzo) l’assessora Stocker si è incontrata con il gruppo di lavoro che si occupa delle problematiche abitative della quale fanno parte il Comune di Bolzano, l’Ipes, il Consorzio dei Comuni, l’Ufficio anziani e distretti sociali, l’ Ufficio per la Tutela dei minori e l'inclusione sociale, il Servizio di coordinamento per l’integrazione, la Diocesi di Bolzano e Bressanone le Associazioni Caritas e Volontarius.

L’obiettivo da raggiungere è estremamente difficile in un mercato abitativo molto limitato come quello esistente a Bolzano.

Secondo gli esperti che compongono il gruppo di lavoro questo sforzo può ottenere dei risultati solamente se viene svolta un’opera di sensibilizzazione ancora più intensa a favore delle categorie sociali più deboli ed in questo senso il lavoro di integrazione coinvolge trasversalmente tutte le componenti della società.

In questo senso viene rivolto un appello, per il reperimento di strutture adeguate, ai proprietari privati di immobili, ai Comuni ed alle istituzioni religiose, che possono svolgere un ruolo determinante nel reperimento di alloggi adeguati.

Per facilitare la fase di passaggio dal centro di accoglienza ad una normale vita integrata di coloro dei richiedenti asilo che hanno avuto una risposta positiva la Caritas ha già introdotto la figura di un “responsabile”, mentre l’associazione Volontarius è in procinto di definirla.

Gli/le assistenti sociali dei distretti sociali saranno messe in rete con le strutture abitative per gestire nel migliore dei modi questa delicata fase di passaggio.

 

FG

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