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Oltre 200 progetti in campo digitale in Alto Adige

Incontro con gli stakeholder del campo informatico all'Eurac. Focus sul progetto bandiera Simply Digital. Josef T. Hofer: "L'Alto Adige è sulla strada per diventare una Provincia smart".

BOLZANO (USP). Il progetto "Simply Digital" mira a portare la Pubblica amministrazione altoatesina nell'era post-digitale. In futuro, i cittadini in cerca di aiuto non solo riceveranno una risposta, ma reagiranno in modo proattivo, anche con l'aiuto dell'intelligenza artificiale (AI). È quanto emerso chiaramente durante il terzo incontro con gli stakeholder del settore informatico tenutosi mercoledì 26 marzo all'Eurac.

"Stiamo lavorando sodo per rendere l'Alto Adige una Provincia smart. Attualmente stiamo realizzando oltre 200 progetti digitali, dalle iniziative Citizen Inclusion e Digi Point al Data Center Unico per l'Alto Adige", ha dichiarato Josef T. Hofer, responsabile della trasformazione digitale dell'Alto Adige e direttore della Ripartizione Informatica, elencando alcuni esempi. Per raggiungere l'obiettivo generale di rendere l'Alto Adige adatto all'era post-digitale, è necessaria una nuova governance basata su quattro pilastri: centri di competenza specifici per ogni tema, sviluppo di strategie innovative e sostenibili, pianificazione e coordinamento ottimali.

Il focus dell'incontro è stato posto su un progetto che intende contribuire a un cambiamento significativo nel rapporto tra Pubblica amministrazione e cittadini: il progetto bandiera “Simply Digital”, che comprende molto più di un nuovo portale per i cittadini. "Il portale myCivis, con il quale siamo stati certamente pionieri a livello statale, ha ormai 12 anni e deve essere portato a un nuovo step. Il progetto bandiera Simply digital, finanziato con 20 milioni di euro attraverso i fondi PNC/PNRR, lo renderà possibile", ha spiegato Stefan Gasslitter, direttore generale di Informatica Alto Adige SpA (IAA).

Alessio Meloni dell'istituto di consulenza e ricerca Gartner ha spiegato che, con il passaggio all'era dell'AI post-digitale, non sarà più sufficiente rispondere alle richieste dei cittadini. Al contrario, l'intelligenza artificiale (anche sotto forma di agenti AI) spingerà sempre più la Pubblica amministrazione ad agire in modo proattivo, ad esempio suggerendo ai cittadini servizi basati sui dati da loro forniti.

Lorenzo Dellamico di IAA ha spiegato come deve essere progettato il nuovo portale myCivis. "La Pubblica amministrazione non può permettersi di aspettare le nuove tecnologie. Deve essere preparata, perché i cittadini stanno già usando le nuove tecnologie", ha detto Dellamico. Utilizzando una banca dati e l'intelligenza artificiale, in futuro sarà possibile analizzare e determinare in anticipo le esigenze dei cittadini per fornire loro la migliore consulenza possibile. Alessio Trazzi di IAA ha spiegato nel dettaglio quale potrebbe essere il funzionamento di questa iniziativa.

Altri relatori hanno parlato della gestione specifica delle richieste di informazioni dei cittadini, che in futuro saranno gestite attraverso un innovativo service desk, anche via telefono, chat e altri canali di comunicazione (Andrea Melison, KPMG) o della prevenzione e dell'individuazione di frodi e altri reati contro la pubblica amministrazione, che sarà anch'essa resa possibile dai nuovi sistemi (Enrico Guerra, KPMG). Infine, sono intervenuti Mario Caputi, esperto di PNRR digitale, e Ulrich Tirler, demand manager della Ripartizione Informatica.

pir/gm

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