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Scuola Italiana: nuove strategie su competenze non cognitive
La Scuola Italiana in Alto Adige ha anticipato le linee guida nazionali sul fronte delle attività didattiche di sviluppo delle competenze non cognitive. Galateo: "Rafforzare il ruolo della scuola".
BOLZANO (USP). Le competenze non cognitive e trasversali rappresentano un punto fondamentale in ambito scolastico, come dimostrato dalla recente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge 19 febbraio 2025, n. 22, dedicata allo sviluppo delle competenze non cognitive e trasversali come, ad esempio, la capacità di gestione dello stress, l’empatia, il problem solving, la motivazione e la proattività.
"La Scuola in lingua italiana dell'Alto Adige, in tal senso, rappresenta un modello virtuoso a livello nazionale, basato su innovazione e proattività, attraverso la messa in pratica di diversi progetti volti a integrare nella quotidianità scolastica lo sviluppo delle competenze socio-emotive e trasversali", ha sottolineato il vicepresidente e assessore all'Istruzione Marco Galateo.
La nuova normativa nazionale prevede, tra l’altro, una mappatura delle buone pratiche già attuate, l’avvio di un piano triennale straordinario di formazione per docenti e una sperimentazione sul territorio nazionale dedicata specificatamente allo sviluppo delle competenze non cognitive. "Le nuove Indicazioni provinciali si muoveranno in armonia con quelle nazionali, rafforzando il ruolo della scuola come spazio di crescita integrale della persona. Vogliamo fornire ai docenti strumenti aggiornati per integrare lo sviluppo delle competenze socio-emotive nella didattica quotidiana", ha aggiunto Galateo.
Su questa stessa linea si inserisce l'intervento del sovrintendente Vincenzo Gullotta che, nella comunicazione inviata alle scuole altoatesine il 17 marzo scorso, sottolinea come l’introduzione e la valorizzazione delle competenze non cognitive e trasversali "siano fondamentali anche nelle nuove indicazioni provinciali attualmente in elaborazione. Saper ascoltare, comprendere e gestire le emozioni è fondamentale per creare un ambiente scolastico sereno e stimolante. Investire sulle competenze socio-emotive significa formare cittadini consapevoli, in grado di affrontare la vita con spirito critico e sensibilità", ha evidenziato Gullotta.
Proprio per diffondere queste competenze, il 5 dicembre scorso si era svolto un importante convegno presso l’Eurac Research di Bolzano, con la partecipazione di relatori di altissimo profilo quali Tommaso Agasisti (Politecnico di Milano), la dirigente scolastica Francesca Maganzi e la psicologa Alice Panicciari. L’evento, molto partecipato, aveva confermato l’interesse crescente da parte del personale docente verso queste competenze fondamentali.
tl