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Evoluzione della protezione delle piante: convegno al Centro Laimburg

Oltre 80 esperte ed esperti della ricerca scientifica, dell’agricoltura e della politica si sono incontrati al Centro di Sperimentazione Laimburg per aggiornarsi sulla difesa delle piante.

VADENA (usp). Quanto sono sicuri i prodotti fitosanitari? Quali sfide porta con sé la loro autorizzazione o il loro divieto, in Alto Adige e in tutta Europa? Le normative europee in materia fitosanitaria stanno diventando sempre più rigide, ponendo il mondo dell’agricoltura davanti a nuove sfide: le iniziative promosse dalla Commissione Europea come il Green Deal europeo, la Strategia Farm to Fork e la Chemicals Strategy for Sustainability (CSS) mirano a rafforzare la tutela della salute di consumatrici e consumatori: l’utilizzo di principi attivi chimico-sintetici viene limitato sempre di più in agricoltura, ma non sempre esistono delle alternative efficaci.

“L'agricoltura rappresenta la spina dorsale dell'Alto Adige. Per rafforzare le aziende agricole e garantire a consumatrici e consumatori prodotti sostenibili e di alta qualità, è necessario implementare il progresso scientifico nella pratica agricola. Fondamentali a questo scopo sono uno scambio costante delle conoscenze, lo sviluppo di soluzioni innovative e una stretta collaborazione con gli istituti di ricerca europei – pratiche, queste, che il Centro di Sperimentazione Laimburg mette in atto già da anni. In futuro continueremo ad avere bisogno dei prodotti fitosanitari per preservare la sovranità alimentare europea che, di fronte alle crisi globali, rimane un tema di grande attualità", ha sottolineato l’assessore provinciale all’Agricoltura, Luis Walcher.

All’evento hanno partecipato anche rappresentanti del Bundesinstitut für Risikobewertung (Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi), per confrontarsi sui processi di valutazione e autorizzazione dei prodotti fitosanitari in Europa e per discutere delle sfide legate all’utilizzo delle alternative biologiche. Andreas Hensel, presidente del Bundesinstitut für Risikobewertung (BfR), ha evidenziato l’importanza di una valutazione del rischio che sia indipendente e scientificamente accurata: “Il nostro compito è offrire stime basate sui fatti, che siano libere da pressioni politiche ed economiche. Solo così possiamo esprimere giudizi obiettivi sui rischi esistenti e sulle contromisure da adottare”.

Uno dei temi centrali del confronto è stato il cambio di paradigma nella valutazione dei prodotti fitosanitari. L’Unione Europea sta adottando un approccio sempre più basato sulla valutazione del pericolo, mentre esperte ed esperti ritengono necessario considerare anche il rischio reale. “Non si tratta solo di stabilire se una sostanza sia potenzialmente pericolosa, ma anche in quale dosaggio e condizioni di trattamento diventa effettivamente dannosa”, ha spiegato Tewes Tralau, vicepresidente del BfR.

Nuove sfide e tecniche innovative per la difesa delle piante

L’accesso ai prodotti fitosanitari sta diventando sempre più complesso a causa di regolamentazioni europee sempre più severe. Questo riguarda in particolar modo l’approvazione dei nuovi principi attivi. Le procedure europee per l’approvazione di nuovi fitofarmaci, infatti, sono tra le più rigide al mondo. “In futuro sarà sempre più importante combinare diverse strategie, per trovare soluzioni sostenibili. Giocheranno un ruolo importante le alternative biologiche e i metodi moderni di protezione delle piante”, ha spiegato Michael Oberhuber, direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg.

red/mac

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