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Famiglie in situazioni di emergenza: nuova prestazione dal 1° marzo
Prestazione per un periodo limitato e solo di giorno, destinata alle famiglie che, per situazioni d’emergenza improvvise e inaspettate, necessitano di aiuto per familiari bisognosi di assistenza.
BOLZANO (USP). Dal 1° marzo è attiva la nuova prestazione “Sostegno alle famiglie in situazioni di emergenza” dei servizi di assistenza domiciliare dei Distretti sociali della Provincia. Questa è stata deliberata dalla Giunta provinciale nel mese di dicembre in occasione dell'ampliamento dei servizi di assistenza e cura (leggi il comunicato dell’USP).
“Le famiglie in cui vi sono persone bisognose di assistenza e che si trovano in una situazione di emergenza imprevedibile e acuta possono ricevere assistenza attraverso questo nuovo servizio, ma solo per un periodo di tempo limitato ed esclusivamente durante gli orari di servizio dell'assistenza domiciliare”, sottolinea Rosmarie Pamer, assessora provinciale alla Coesione sociale, Famiglia, Anziani, Cooperative e Volontariato.
I familiari bisognosi di assistenza sono coloro che nella vita quotidiana dipendono dalla persona che è improvvisamente e inaspettatamente mancata, ad esempio bambini o anziani. “Se in una situazione di emergenza non c'è nessuno nella cerchia familiare che possa intervenire a breve termine e immediatamente per prendersi cura del o dei membri della famiglia bisognosi di assistenza e che quindi rimarrebbero incustoditi o abbandonati a sé stessi, allora entra in gioco la nuova prestazione”, continua l'assessora Pamer. “Si tratta quindi di un servizio a cui possono ricorrere esclusivamente le famiglie, cioè gruppi di persone che vivono nella stessa casa o nello stesso alloggio”. Le prestazioni possibili corrispondono a quelle del servizio di assistenza domiciliare: cura del corpo, sostegno nell'attuazione di misure sociali, pedagogiche, geragogiche o terapeutiche, aiuto nella gestione della casa, trasporto e accompagnamento.
Poiché il “sostegno alle famiglie in situazioni di emergenza” viene offerto solo durante gli orari del servizio di assistenza domiciliare e non di notte, è necessaria una rete con altre risorse per superare la situazione di emergenza. “Oltre alla famiglia, agli amici o ai vicini, possono essere ad esempio altri servizi pubblici o organizzazioni private“, afferma Pamer e aggiunge: “Il nuovo servizio non deve essere confuso né con l'assistenza familiare che una volta esisteva in Alto Adige, né con altre offerte come i ’primi soccorsi'”.
Le tariffe per il “sostegno alle famiglie in situazioni di emergenza” sono state stabilite come segue:
· fino a 20 ore gratis;
· da 21 a 40 ore il 50% della tariffa individuale;
· per tutte le ore ulteriori il 100% della tariffa individuale.
red/ck/mdg