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Mair: “La nuova cubatura residenziale va riservata ai residenti”

Riforma Abitare 2025: l'assessora Ulli Mair vuole garantire spazi abitativi ai residenti. “Gli alloggi esistenti offrono un potenziale sufficiente per il mercato privato”.

BOLZANO (USP). Nei Comuni con un alto tasso di seconde case, la percentuale di alloggi convenzionati è già del 100%. Con la Riforma Abitare 2025, approvata martedì dalla Giunta provinciale, questa norma verrà estesa alle nuove cubature di abitazioni in tutti i Comuni altoatesini. “È assolutamente necessario”, sottolinea l'assessora provinciale all’Edilizia abitativa, Ulli Mair.

“In una provincia come l'Alto Adige, dove i terreni edificabili sono pochi e costosi, è inaccettabile che i nuovi terreni edificabili vengano utilizzati come seconde case o per il turismo e che i relativi appartamenti rimangano vuoti per la maggior parte dell'anno”, afferma Mair, riassumendo il problema. Con questo nuovo provvedimento, che si applicherà alle nuove costruzioni e alle ristrutturazioni, la Giunta provinciale persegue l'obiettivo di garantire e ampliare lo spazio abitativo per la popolazione residente, anche nei Comuni in cui vige ancora un rapporto di 60:40 tra edilizia convenzionata e libera.

D’altra parte, la riforma semplifica notevolmente le condizioni per l'utilizzo di un’abitazione convenzionata. In futuro potranno utilizzare una “abitazione per residenti” (colloquialmente abitazione convenzionata) le persone che risiedono in Alto Adige da almeno 5 anni o che hanno il loro contratto di lavoro o la loro sede di studio in Alto Adige. “Il nuovo regolamento non tiene più conto se l'utente ha altre possibilità abitative e di che tipo”, spiega Luca Critelli, direttore del Dipartimento Edilizia abitativa e Sicurezza. Restano proibiti l'uso turistico, l'uso come seconda casa o il mancato utilizzo dello spazio abitativo per un periodo di tempo prolungato (più di 6 mesi). L’acquisto di abitazioni convenzionate è permesso liberamente per qualunque privato; ne è regolamentato solo l’utilizzo.

Specialmente perché la convenzione è in vigore “permanentemente” solo dal 2007, e in precedenza era stata prevista per un periodo di tempo limitato, nei prossimi anni è atteso un flusso costante di immobili sfitti. “Questi offrono un potenziale sufficiente di spazi abitativi liberi”, sostiene l'assessora provinciale Mair. “Forse questo ci permetterà di recuperare alcune abitazioni inutilizzate. Per me è importante che ogni nuovo metro quadro designato sia riservato ai residenti”, sottolinea Mair. La convenzione, disciplinata nella Legge provinciale Territorio e paesaggio, non va confusa con il vincolo sociale, che con la Riforma Abitare 2025 verrà esteso da 10 a 20 anni. “Ciò è previsto dall’ordinamento dell’edilizia abitativa agevolata e direttamente in cambio dell'utilizzo delle agevolazioni provinciali”, spiega Critelli. Ciò significa che l'appartamento deve essere occupato direttamente dal beneficiario dell’agevolazione edilizia e dalla sua famiglia per tutta la durata del vincolo; perciò, a differenza della convenzione, è legato a una persona specifica.

I dettagli sulla Riforma Abitare 2025, che sarà presto sottoposta all'esame del Consiglio provinciale, sono disponibili su un sito web ad-hoc.

pir/gm

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