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Consulta per il sociale, focus sulle politiche per la terza età
Discusse le innovazioni nei servizi di cura e l’assistenza domiciliare. Presentato un disegno di legge sui casi di violenza sessuale.
BOLZANO (USP). La Consulta per il sociale della Provincia autonoma di Bolzano, presieduta da Rosmarie Pamer, assessora alla Coesione sociale, si è riunita martedì 18 febbraio per discutere delle modifiche al servizio di assistenza domiciliare in vigore dall’inizio del 2025.
“L’assistenza domiciliare e i familiari sono il pilastro più importante della politica per la terza età. È bene investire notevoli risorse finanziarie nel settore”, ha sottolineato l’assessora Pamer, aggiungendo: “Ritengo particolarmente importante alleggerire il carico di lavoro dei familiari che devono occuparsi di assistere i propri cari. Abbiamo già attuato una serie di misure in questo senso e, tra le altre cose, sono state finanziate circa 140 mila ore di servizio in più per l’assistenza ambulatoriale nel 2024 e sono stati creati 200 posti di assistenza diurna aggiuntivi nelle case di riposo”.
L’assessora ha, inoltre, sottolineato l'assoluta necessità di garantire la sicurezza dell'assistenza sul piano finanziario. In questo settore si stanno discutendo nuovi modelli che potrebbero renderla possibile e sono in discussione anche con altre Regioni. Nello specifico, l’assessora Pamer rimarca: “È necessario assicurare che l'assistenza non diventi un bene di lusso”.
La direttrice del Dipartimento competente, Michela Morandini, ha poi presentato il disegno di legge sulla violenza sessuale e sugli abusi sessuali, attualmente in fase di stesura finale. Il testo prevede anche la creazione di un organismo di garanzia per i casi di violenza a sfondo sessuale, previsto ad hoc per questi fenomeni, e anche di un comitato di persone che hanno subito un abuso sessuale e di un comitato scientifico consultivo. “Un compito fondamentale del garante sarà quello di richiamare l'attenzione sulla responsabilità sociale. Gli abusi e le violenze sessuali avvengono in tutti i contesti sociali. Vanno, perciò, adottate misure preventive e bisogna intervenire tempestivamente nei casi in cui abusi e violenze sessuale avvengano”, ha tenuto a evidenziare la direttrice Morandini.
La Consulta per il sociale della Provincia ha evidenziato, in conclusione, la rilevanza sociale del previsto organismo e che è essenziale sia creato come istituzione indipendente e non subordinata oppure assegnata a un ufficio di un altro garante già esistente. Tra le altre questioni sollevate dai membri della Consulta per il sociale durante l'incontro vi sono le mense per gli anziani, i pasti senza consegna e i cosiddetti tavoli autorizzati per il pranzo degli anziani, nonché i ritardi nelle graduatorie assistenziali.
red/ck/gm