Scuola / Cultura | 24.09.2024 | 12:20

Fondazione Tinne: la Giunta nomina due nuovi membri

Nel corso della sua odierna seduta, l'Esecutivo ha nominato Andreas von Lutz e Ursula Schnitzer quali membri del Consiglio della Fondazione Tinne di Chiusa.

BOLZANO (USP). La Giunta provinciale ha nominato oggi (24 settembre), su proposta dell’assessore alla Cultura tedesca Philipp Achammer, due membri del Consiglio della Fondazione Tinne “Stiftung Südtirol für Kunst, Kultur und Bildung”, di Chiusa. Si tratta di Andreas von Lutz e Ursula Schnitzer. Il primo, imprenditore di Chiusa, secondo la motivazione della nomina, oltre a vantare un'affinità con il mondo dell'arte, porta con sé un bagaglio di conoscenze imprenditoriali nel suo settore di attività dedicato al lighting design. La storica dell'arte meranese Ursula Schnitzer è stata componente, fino alla fine dello scorso anno, dell’Associazione Kunst Meran Merano Arte e  può vantare diverse esperienze come curatrice di pubblicazioni. “Abbiamo proposto i nomi di Ursula Schnitzer e Andreas von Lutz poiché la loro esperienza professionale e culturale li rende adatti a questo ruolo”, spiega l'assessore provinciale Achammer.

La Fondazione Tinne

La Fondazione Tinne “Stiftung Südtirol für Kunst, Kultur und Bildung” è stata fondata nel 2018 dal Comune di Chiusa e dalla Dr. Hans und Hildegard Koester-Stiftung Dortmund. Il 6 dicembre 2019 la Provincia autonoma di Bolzano è entrata a far parte della Fondazione, il cui obiettivo è quello di promuovere la creatività nel senso più ampio del termine attraverso l'incontro con artisti e operatori culturali nel contesto di varie discipline artistiche e culturali. 

Queste finalità sono realizzate in particolare attraverso l’istituzione e il funzionamento del Tinne giovane museo chiusa, uno spazio di arte, cultura e formazione per bambini, giovani, adulti e famiglie a Chiusa. Un’attenzione particolare è rivolta alla partecipazione e all'inclusione. Prendendo ispirazione dalla colonia artistica esistita a Chiusa dal 1874 fino al 1914, la città dovrebbe così tornare ad essere un centro d’attrazione per la creazione contemporanea.

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