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Due pubblicazioni spiegano come accedere ai fondi diretti europei

Presentate due pubblicazioni per facilitare l'impiego dei fondi diretti europei. Il 62% dei Comuni altotesini non ha mai fatto richiesta per ottenerli

Il presidente Kompatscher, Mathias Stuflesser, Stefania Paolazzi, Vesna Caminades, Giulia Chiarel, Gabriela Kerschbaumer e Renato Sette durante la presentazione - Foto: USP/rm

Si chiamano Volwe e Mobec e sono due progetti europei ai quali ha aderito la comunità comprensoriale Oltradige/Bassa atesina. Il primo ha l’obiettivo di migliorare il rapporto tra enti pubblici e associazioni di volontariato. Il secondo, tuttora in corso di svolgimento, ha come focus le pratiche di assistenza e cura degli anziani, e prevede un percorso di formazione transnazionale per amministratori e addetti ai servizi sociali. Per entrambi i progetti è previsto un finanziamento diretto da parte dell’Unione europea tramite il programma Erasmus+. Nell’ambito del progetto EuroP.E – Public Entities in Europe l’amministrazione provinciale e il Consorzio dei Comuni hanno effettuato una ricerca per capire come vengono impiegati i finanziamenti europei a gestione diretta nel settore pubblico. I risultati della ricerca sono stati riassunti in una pubblicazione, che è stata presentata stamani (26 maggio) nel cortile interno di Palazzo Widmann assieme a una nuova guida per accedere ai finanziamenti Ue.

“In passato – ha detto il presidente della giunta, Arno Kompatscher – siamo stati tra i più bravi ad utilizzare i fondi europei. Dopo alcune difficoltà abbiamo ben avviato il nuovo programma, ma si dovrebbe già pensare a quello successivo”. Alcuni stati aderenti all’Ue come l’Olanda, ad esempio, vorrebbero abolire i fondi strutturali. “Noi - ha riferito Kompatscher – siamo contrari a questa prospettiva. L’attuale sistema va conservato, e l’ho ribadito anche al presidente della commissione Juncker durante il colloquio che abbiamo avuto”. Tuttavia, i fondi comunitari andrebbero utilizzati meglio di quanto avviene ora, ha concluso il presidente. “A questo scopo - ha aggiunto il presidente del Consorzio dei Comuni, Andreas Schatzer – sono un aiuto prezioso le brochure realizzate dalla Provincia”. Le due pubblicazioni presentate oggi sono state realizzate da Stefania Paolazzi e Giulia Chiariel dell’ufficio di Bruxelles, sotto il coordinamento della direttrice Vesna Caminades. “La ricerca - ha concluso Schatzer – ha dimostrato che il 62% dei Comuni altoatesini non ha mai utilizzato i finanziamenti diretti, e questa situazione va cambiata”.  

Nel corso della presentazione Renato Sette del Comune di Bressanone, Gabriela Kerschbaumer della Comunità comprensoriale Oltradige-Bassa Atesina e Matthias Stuflesser della ripartizione cultura italiana daranno conto delle loro esperienze con i finanziamenti diretti.  

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