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Assistenza all'infanzia, Deeg visita le strutture di Appiano e Caldaro

Deeg in visita nei centri ELKI e KITA. L'assessora: "Sostegno prezionso per conciliare lavoro e famiglia".

L'assesora Deeg con la presidente dell'Elki Christine Mulser Foto USP rm

L'assessora provinciale alla famiglia Waltraud Deeg ha visitato di recente il centro genitori-bimbi ELKI di Appiano e la microstruttura KITA di Caldaro, potendo così gettare uno sguardo "dietro le quinte" delle due strutture. Il centro ELKI venne fondato a Caldaro nel 1997 da un gruppo di genitori socialmente impegnati. Oggi, la struttura, che trova spazio gratuitamente nell'edificio comunale della piazza di San Michele, offre una vasta gamma di servizi e di occasioni di svago per bimbi, genitori e nonni. "Offriamo spazi per feste ma anche corsi per adulti e bambini, conferenze e luoghi di incontro per scambiare esperienze", spiega la presidente Christine Mulser. Ha avuto un successo particolarmente buono l'iniziativa "Club sole-estate-divertimento" dedicata ai bambini dai 3 agli 8 anni tra metà giugno e metà settembre."Soprattutto durante le lunghe vacanze estive i genitori hanno bisogno di sostegno, per questo la Provincia sostiene generosamente parecchie iniziative per l'assistenza ai bimbi durante l'estate", afferma l’assessora Deeg . Nell'ultimo anno la Provincia ha destinato allo scopo 4,7 milioni di euro. Quest'estate sono anche entrati in vigore i nuovi criteri per innalzare e variare ulteriormente il livello dell'offerta e migliorare il coordinamento tra i Comuni. "L'assistenza ai ragazzi durante i periodi senza scuola è un elemento indispensabile per poter conciliare lavoro e famiglia", hanno concordato la presidente Mulser e l'assesora Deeg. 

 “Per noi è un sogno che finalmente si avvera” – sottolinea la sindaca di Caldaro Gertrud Benin Bernard durante la visita dell’assessora provinciale alla famiglia Waltraud Deeg presso la sede del KITA di Caldaro. Deeg è rimasta molto colpita dagli interni luminosi e ariosi della struttura, oltre che dalle cure prestate dal personale ai bambini. "Siamo in procinto di ampliare i servizi di assistenza all’infanzia, portandoli ad un livello di alta qualità – ha ribadito Deeg - al fine di consentire un ulteriore miglioramento della conciliazione con la famiglia. Il benessere dei bambini è fondamentale, il KITA di Caldaro, da questo punto di vista, è un modello” – ha sottolineato l’assessora alla famiglia. Dal marzo scorso, la microstruttura per l’infanzia ha trasferito la sua sede da Via Vivaio a Via Andreas Hofer ed è gestita da una cooperativa sociale di Tagesmutter. "Il nuovo KITA soddisfa tutti gli standard richiesti", ha sottolineato la responsabile della struttura Inge Zösch, la quale è affiancata nel suo lavoro da tre dipendenti, impiegati a tempo pieno. La struttura può ospitare fino a 20 bimbi da 0 a 3 anni. “Si tratta di un complesso ben utilizzato e allo stesso tempo abbiamo bambini che figurano in lista d’attesa” – ha sottolineato il vicesindaco di Caldaro Werner Atz durante l’incontro con l’assessora Deeg. Il comune di Caldaro, a fronte della forte domanda, ha in programma nel corso della ristrutturazione della scuola media di creare una seconda microstruttura per l’infanzia.

 

 

fgo

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