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Cassa integrazione, parte il fondo di solidarietà locale

Accordo tra il presidente Kompatscher e i Ministeri di lavoro e finanze. Un fondo di solidarietà locale andrà a sostituire la cassa integrazione in deroga.

Offrire sostegno ai lavoratori la cui attività è stata ridotta, che hanno perso il posto di lavoro oppure che si trovano a dover affrontare una crisi aziendale con il conseguente accesso alla cassa integrazione. Questo l'obiettivo del fondo di solidarietà, strumento che in futuro andrà a sostituire, per quanto riguarda la Provincia di Bolzano, la cassa integrazione straordinaria in deroga, e che finanzierà anche programmi di formazione, aggiornamento e riqualificazione professionale. Ora, dopo l'accordo raggiunto a livello locale con le parti sociali, e dopo il parere positivo dell'INPS per quanto riguarda la sostenibilità finanziaria del progetto, i Ministeri del lavoro e delle finanze hanno dato al presidente Arno Kompatscher il via libera al progetto. "A questo punto - commenta l'assessora Martha Stocker - si può passare alla fase operativa, e fare effettivamente e concretamente partire il fondo di solidarietà".

Il fondo viene finanziato dall'adesione di tutti i datori di lavoro privati con più di cinque dipendenti, il tasso di contribuzione è stato fissato allo 0,45% calcolato sulla base dei contributi sociali, e i due terzi degli oneri sono a carico degli imprenditori con il restante terzo a carico dei lavoratori. Per le imprese con meno di cinque dipendenti l’iscrizione al fondo di solidarietà è facoltativa, potranno avere accesso alle prestazioni tutti i lavoratori in servizio da almeno 90 giorni. "Il via libera al progetto - prosegue Martha Stocker - rappresenta un grande risultato anche dal punto di vista della politica autonomistica: il Jobs Act nazionale, infatti, ha previsto una regolamentazione ad hoc per le Province di Bolzano e di Trento, che potranno gestire e amministrare a livello locale i fondi. Ciò significa avere la certezza che le risorse vengano effettivamente messe a disposizione per il sostegno dei lavoratori altoatesini".

mb

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