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Fondo di rotazione, 35 milioni per lo smaltimento degli arretrati
Via libera del Consiglio provinciale all'utilizzo di 35 milioni di rientri dal fondo di rotazione per lo smaltimento dei contributi arretrati all'economia.
Obiettivo: abbattere i tempi di attesa per i contributi all'economia. Un tema importante, e per il quale oggi (9 giugno) è stato fatto un passo in avanti di non poco conto. Il Consiglio provinciale, infatti, ha dato il via libera alla variazione di bilancio che prevede la possibilità di utilizzare 35 milioni di rientri dal fondo di rotazione per smaltire una parte dei contributi arretrati in attesa di erogazione. Si tratta di riserve accumulate tra il 2008 e il 2013 per finanziare l'ormai decaduta fondazione per la ricerca e l'innovazione, che consentono di fare un ulteriore progresso in un settore che, solo poco più di due anni fa, era stato costretto allo stop dei contributi proprio a causa dei lunghi tempi di attesa.
"Vogliamo snellire sempre più le procedure di smaltimento delle domande arretrate - sottolinea Kompatscher - e rafforzare tutto questo ambito con maggiori risorse sia finanziarie che umane. Lo sblocco dei 35 milioni di rientri dal fondo di rotazione non solo ci aiuta in questo senso, ma fornisce anche al mondo economico altoatesino una importante iniezione di liquidità". Proprio quella del fondo di rotazione, tra l'altro, sembra affermarsi sempre di più come la strada maestra da seguire, e la conferma arriva dai numeri che emergono non solo dall'economia, ma anche dal turismo. "Dalla riapertura delle domande di metà 2015 - spiega il presidente Arno Kompatscher - le richieste di accesso ai mezzi finanziari del fondo di rotazione sono state 759, e anche l'Unione Europea si muove con sempre maggiore incisività in questa direzione".
mb