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Da Bolzano al grande cinema italiano. Una mostra celebra Dorian Gray

Dal 25 maggio al 24 giugno il Centro Culturale Trevi a Bolzano, ospita la mostra “Chiamatemi Divina” dedicata alla grande diva del cinema italiano.

L'attrice Dorian Gray, ritratta dalla fotografa dei divi, Chiara Samugheo (Foto: Chiara Samugheo)

L’attrice Dorian Gray, alla quale è dedicata l'esposizione “Chiamatemi Divina. Dorian Gray: storia di un’attrice dimenticata”, il cui vero nome era Maria Luisa Mangini, era nata a Bolzano ma visse per quasi cinquant'anni a Torcegno in Valsugana. Insieme ai più grandi attori degli anni Cinquanta e Sessanta, Dorian Gray partecipò a 32 film girati da registi di fama quali Federico Fellini, Michelangelo Antonioni e Luigi Comencini. In un’intervista degli anni Cinquanta l’attrice disse che avrebbe voluto chiamarsi “Divina” (giocando sul cognome della madre da nubile): da qui il titolo della mostra.

L'esposizione che la ricorda è ospitata nelle sale del Centro Culturale Trevi, in via Cappuccini 28 a Bolzano fino al 24 giugno 2016. È visitabile: lunedì ore 14.30 - 18.30, martedì, mercoledì e venerdì ore 10.00 - 12.30 e 14.30 - 18.30, giovedì ore 10.00 - 19.00, sabato ore 10.00 - 12.30. L'ingresso è libero.

L’inaugurazione dell'esposizione si è svolta nel pomeriggio di oggi, mercoledì 25 maggio 2016, con la proiezione del trailer di un documentario su Dorian Gray e la presentazione del catalogo trilingue (italiano-tedesco-inglese) della mostra, di cui copia è stata distribuita in omaggio ai presenti.

L’esposizione, che rende omaggio all'attrice Dorian Gray e a un’importante pagina di storia del cinema italiano, mostra al pubblico una serie di manifesti e locandine originali dell'epoca dove l'attrice è ritratta insieme ai grandi attori del tempo. Autentico gioiello dell'esposizione sono le fotografie, molte delle quali inedite, che ritraggono Dorian Gray per i più importanti settimanali dell'epoca, attraverso l'obiettivo di Chiara Samugheo, figura cardine nella storia della fotografia italiana, la prima e più importante fotografa del dopoguerra. Con scatti memorabili ritrasse i volti di grandi star del cinema del calibro di Monica Vitti, Claudia Cardinale e Sophia Loren, nonché dei registi che hanno scritto la storia del cinema italiano ed internazionale.

La mostra è realizzata su iniziativa del Centro Audiovisivi del Dipartimento Cultura Italiana della Provincia in collaborazione con Cinè Museum, il primo Museo del Cinema in Alto Adige, e l’Associazione culturale “La Firma” Cinema di Riva del Garda che di recente l’ha presentata con successo presso la Casa del Cinema di Roma. Curatori sono Franco Delli Guanti e Ludovico Maillet.

SA

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