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Crisi Solland Silicon, Stocker incontra i sindacati: "Lavoriamo assieme"
Il futuro a rischio dei 150 lavoratori dello stabilimento di Sinigo e le possibili soluzioni per porre fine alla crisi della Solland Silicon. Questi i temi affrontati oggi (2 febbraio) durante un incontro fra l'assessora Martha Stocker e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e del consiglio di fabbrica. “Collaboriamo per salvare i posti di lavoro”, è l'appello della Stocker.
C'è grande preoccupazione in Alto Adige per la crisi che sta attraversando lo stabilimento di Sinigo che produce silicio passato all'inizio del 2015 dalla Sunedison alla Solland Silicon. Timori e paure sono emerse anche durante l'incontro di oggi pomeriggio fra i sindacati, il consiglio di fabbrica, l'assessora Martha Stocker, il direttore della Ripartizione lavoro Helmuth Sinn e il direttore dell'Ufficio servizio lavoro Georg Ambach. Sono circa 150, infatti, i lavoratori che da mesi sono in attesa di ricevere i propri stipendi e non hanno alcuna certezza circa il loro futuro occupazionale, ma che ciononostante continuano a garantire la manutenzione degli impianti e la sicurezza all'interno della fabbrica. Oltre a chiedere ulteriori documentazioni e informazioni sull'attuale situazione, l'assessora Martha Stocker ha aggiunto che vi è ancora la possibilità di un'eventuale acquisizione della fabbrica da parte di un'azienda straniera.
"Se ciò accadesse - ha spiegato l'assessora - dobbiamo impegnarci assieme per fare in modo che vi siano le migliori condizioni possibili". Proprio in quest'ottica, la Stocker ha chiesto ai sindacati di trovare un accordo relativo alla cassa integrazione straordinaria, mentre i rappresentanti dei lavoratori hanno ribadito la propria volontà di pretendere il mantenimento delle promesse ricevute da parte dell'attuale proprietà. "In ogni caso - ha concluso Martha Stocker - intendiamo proseguire nel nostro lavoro comune, fra Provincia e sindacati, per arrivare a salvare non solo lo stabilimento di Sinigo, ma soprattutto i posti di lavoro a rischio".
mb