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Nepal: con Provincia-Eurac-AVS medici e guide alpine formati istruttori

La creazione di un servizio di soccorso alpino in Nepal viene supportata dalla Provincia di Bolzano. A Katmandu, con il finanziamento provinciale, gli specialisti dell'Accademia Europea di Bolzano Eurac e dell'associazione alpinistica AVS formano medici e guide alpine nepalesi nel ruolo di istruttori. È il primo programma di formazione nel suo genere. Prevista creazione di un centro di formazione.

Gli specialisti dell’Accademia Europea di Bolzano Eurac e dell’associazione alpinistica AVS con il sostegno finanziario della Provicnia formano medici e guide alpine nepalesi nel ruolo di istruttori (Foto: Eurac)

Già tra il 2012 e il 2013 gli esperti altoatesini hanno istruito medici e sherpa nepalesi sulle principali tecniche di soccorso alpino e di medicina d'emergenza. Ora, con l'attivazione di un ulteriore corso di formazione, il progetto "Soccorso alpino in Nepal" che ha un importanza strategica nella cooperazione allo sviluppo con il Nepal - finanziato e co-coordinato dalla Provincia Autonoma di Bolzano, - ha fatto un decisivo passo avanti: medici e guide alpine nepalesi sono state formate per diventare istruttori che, in futuro, potranno offrire conoscenza e competenze pratiche ai colleghi nella loro lingua di origine. Il programma di formazione sviluppato in questa occasione è il primo nel suo genere e potrà essere impiegato anche in altri contesti montani.

"Nel primo corso abbiamo addestrato soccorritori alpini e medici a lavorare in squadra, così che potessero effettuare interventi di soccorso efficienti con i mezzi messi a loro disposizione", spiega Hermann Brugger, direttore dell'Istituto per la Medicina di Emergenza dell'EURAC, co-promotore e responsabile del progetto. "Abbiamo istruito i partecipanti così che, a loro volta, potessero istruire gli altri, trasmettendo il sapere acquisito nella loro lingua di origine". Durante i workshop i partecipanti hanno avuto la possibilità di definire da soli i passi più importanti per la creazione di un servizio di soccorso alpino in Nepal. Tra questi l'Himalayan Rescue Association -partner nepalese del progetto - ha riconosciuto al programma di formazione dell'EURAC la più alta priorità. A formare i nepalesi sono stati quattro soccorritori alpini dell'Alpenverein Südtirol guidati da Oskar Zorzi, il medico Elisabeth Gruber da Brunico, Giacomo Strapazzon dell'EURAC, il presidente della Commissione internazionale per la medicina di emergenza in montagna Fidel Elsensohn, ed esperti da Stati Uniti, Svizzera, Austria e Slovenia. Nelle due settimane di corso a Katmandu non sono solamente state trasmesse conoscenze, ma si è soprattutto "insegnato ad insegnare", per questo nella squadra di formazione erano presenti anche esperti quali Günther Cologna, responsabile della formazione presso l'EURAC e Monika Brodmann, istruttrice di medicina d'emergenza di Berna.
Il team altoatesino è stato sorpreso positivamente dalla buona formazione di base, dalla disponibilità immediata e dall'entusiasmo dei medici nepalesi. I diciassette partecipanti hanno raccontato inoltre le significative esperienze maturate nella gestione delle catastrofi naturali che negli anni scorsi hanno colpito il Nepal: la valanga del ghiacciaio Khumbu, la violenta tempesta di neve presso l'Annapurna e il grave terremoto dell'aprile 2015.

Prossima tappa del progetto sarà l'istituzione di un centro di formazione per il soccorso alpino e la medicina dell'emergenza nella capitale nepalese di Katmandu. A lungo termine, con il progetto si intende giungere alla costruzione di un efficiente sistema di soccorso autoctono in Nepal, dove attualmente lavorano numerose organizzazioni di soccorso non coordinate tra loro, e aumentare così la sicurezza nei territori dell'Himalaya.

SA

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