Ambiente | 08.09.2015 | 13:40

Termovalorizzatore, Kompatscher: "Decisione dopo studio su impatto"

"Siamo in attesa di uno studio sui possibili vantaggi di natura ambientale legati ad un maggiore sfruttamento del termovalorizzatore di Bolzano Sud, ma la decisione verrà presa solo dopo questa valutazione oggettiva". Con queste parole il presidente Arno Kompatscher è intervenuto sulle polemiche nate attorno alle direttive del decreto Sblocca Italia.

La tradizionale conferenza stampa del martedì sulle decisioni della Giunta provinciale è partita con un piccolo fuori-programma: alcuni esponenti del Dachverband für Natur- und Umweltschutz, infatti, hanno consegnato al presidente Arno Kompatscher una lettera aperta riguardante gli effetti del decreto Sblocca Italia sull'attività del termovalorizzatore di Bolzano Sud, questione che tra l'altro verrà discussa domani (9 settembre) durante una seduta tecnica della Conferenza Stato-Regioni. Lo stesso Kompatscher, quindi, ha colto la palla al balzo per fare il punto della situazione e ribadire alcuni passaggi fondamentali della vicenda.

"Attualmente l'impianto di Bolzano non lavora al massimo delle sue potenzialità - ha sottolineato - ma solamente al 70%, e vogliamo capire se un maggiore sfruttamento delle capacità possa portare una riduzione in termini assoluti delle emissioni inquinanti. Il termovalorizzatore, infatti, non si limita a smaltire i rifiuti solidi urbani, ma consente di produrre energia sfruttabile dal punto di vista economico in termini di maggiori entrate per la mano pubblica e tariffe ridotte per i cittadini, e di incidere positivamente sull'ambiente sfruttando la rete del teleriscaldamento per abbattere il numero degli impianti dislocati nelle zone urbane".

Quello che apparentemente sembrerebbe un doppio vantaggio, merita però studi approfonditi, soprattutto per quanto riguarda l'impatto ambientale. "Per far lavorare il termovalorizzatore a pieno regime - ha proseguito Arno Kompatscher - le ipotesi in ballo sono due: smaltire anche altri rifiuti, come gli scarti delle lavorazioni edilizie, oppure far confluire una parte di quelli prodotti nelle zone confinanti con l'Alto Adige. Abbiamo incaricato un gruppo di esperti di realizzare uno studio oggettivo e complessivo sull'impatto ambientale legato ad un impianto funzionante al massimo delle sue potenzialità. Una decisione verrà presa in accordo con il Comune di Bolzano e le altre amministrazioni interessate solo dopo aver preso visione di queste valutazioni".

mb