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Nota della Ripartizione 11 riguardo al Centro di Riabilitazione di via Fago

Inviamo la presa di posizione tecnica del direttore della Ripartizione 11 – Edilizia e servizio tecnico, architetto Andrea Sega, in merito all'articolo pubblicato oggi (17 agosto) sul quotidiano Alto Adige sul Centro di riabilitazione in via Fago a Bolzano.

Il direttore della Ripartizione 11 della Provincia, Edilizia e servizio tecnico, architetto Andrea Sega, risponde con una nota tecnica in merito all'articolo comparso sul quotidinao "Alto Adige" di oggi (17 agosto) riguardante il Centro disabili di via Fago a Bolzano. In merito ai costi della ristrutturazione della struttura il responsabile precisa che non è esatta la cifra di 15 milioni di euro riportata dal giornale "In realtà i costi per la ristrutturazione ammontano a 7,1 mio. per le opere edili, 2,7 mio. per gli arredi e 2,1 mio. per le spese tecniche per un totale di circa 12 mio. di Euro".

Riguardo alle infiltrazioni prosegue affermando che "Purtroppo a seguito di forti acquazzoni si sono verificate alcune infiltrazioni da due terrazzini verso i locali sottostanti (uno di questi terrazzini non è stato oggetto di ristrutturazione). Il problema è giá noto e l'amministrazione si sta già muovendo per risolvere la questione. Probabilmente l'acqua piovana è riuscita ad entrare nel pozzo degli ascensori tramite le griglie di aerazione poste in copertura. Se cosí fosse si procederà con la protezione di tali griglie tramite una semplice tettoia o simile".

Sul tema raffrescamento della struttura e Casaclima precisa inoltre "Nel marzo 2012 i rappresentanti dell'Azienda Sanitaria di Bolzano hanno richiesto in sede di riunione di coordinamento la possibilità di installare l'impianto di raffrescamento per il centro di riabilitazione in via Fago. L'amministrazione si è subito attivata per valutare la fattibilità tecnica ed economica dell'impianto a lavori di ristrutturazione già in corso.

Con una perizia di variante in corso d'opera l'amministrazione è riuscita a realizzare la predisposizione per l'impianto di raffrescamento in tempi strettissimi. Si è optato per la sola predisposizione dell'impianto di raffrescamento poichè i mezzi finanziari a disposizione erano limitati e i costi dell'intero impianto avrebbero portato a un iter di approvazione della perizia di variante con tempi lunghi e non compatibili con l'avanzamento del cantiere.

Giá nel febbraio del 2013 l'amministrazione dell'Azienda Sanitaria si è attivata per l'acquisto delle macchine di raffrescamento mentre l'Azienda Servizi Sociali comunicava che non aveva mezzi finanziari sufficienti nel breve termine per la stessa operazione. Ció premesso non si puó ritenere quanto sopra descritto come un "difetto" ma di una mancanza, la cui responsabilità non ricade a carico dell'Assessorato ai lavori pubblici".

 Per quanto concerne gli infissi l'architetto fa presente che "Le ferramenta atte a sostenere e permettere la movimentazione degli stessi è adeguata al peso da sostenere.

Le finestre sono state sostituite ma la dimensione è rimasta invariata con la ristrutturazione. Senz'altro gli infissi hanno un peso notevole e ció comporta che per passare dall'apertura normale a quella anta ribalta si debba prestare attenzione ed effettuare la manovra correttamente. Ció nonostante il rischio che gli infissi cedano è da escludere".

La questione degli ascensori fuori servizio "È un problema che dev'essere risolto dall'utente, poiché trattasi di manutenzione ordinaria.  Al momento della consegna dell'edificio l'utilizzatore finale deve stipulare un contratto di manutenzione per gli ascensori. La ditta di manutenzione incaricata dall'ASSB per questo servizio, purtroppo non è risultata idonea ad intervenire sulla tipologia e marca di ascensori installati presso il centro di riabilitazione, per questo motivo si stanno valutando alternative per risolvere definitivamente il problema".

Infine in merito al problema alla caldaia che ha causato la mancanza dell'acqua calda il responsabile del settore afferma "Durante la mattinata di domenica 16 agosto è andata in blocco la caldaia per la produzione di acqua calda la quale serve sia il centro di riabilitazione che il liceo scientifico in lingua tedesca.

Da quanto riferito dai dirigenti del Centro di riabilitazione, è stata subito chiamata la ditta incaricata per la manutenzione del locale caldaia ed il problema è stato risolto in poche ore, difatti già nel pomeriggio l'acqua calda era nuovamente disponibile. La caldaia non è stata realizzata appositamente per il centro riabilitativo, pertanto accusare la Provincia per tale difetto è fuori luogo". 

 

FG

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