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Tutela dei corsi d'acqua, no all'utilizzo idroelettrico in 386 tratti
La tutela dei corsi d’acqua e le prospettive per l'utilizzo idroelettrico degli stessi: questo il titolo di un convegno organizzato oggi (5 giugno) a Bolzano dall'Agenzia provinciale per l’ambiente. Durante l’incontro è stato presentato la proposta di tutela dei 386 tratti di corsi d’acqua considerati particolarmente sensibili.
Come previsto dalla legge provinciale sulle piccole e medie derivazioni idroelettriche, che fissava il mese di giugno 2015 come termine per l'elaborazione di una prima bozza da parte della Giunta provinciale, il convegno di questa mattina (5 giugno) svoltosi all'EURAC di Bolzano, ha dato ufficialmente il via alla discussione riguardante il piano di gestione delle acque sul territorio altoatesino. Si tratta di un progetto estremamente delicato, in quanto prevede l'esclusione dell'utilizzo a fini idroelettrici delle risorse idriche nei tratti considerati particolarmente sensibili. "Si tratta di trovare il giusto equilibrio - ha sottolineato l'assessore all'ambiente Richard Theiner - tra le esigenze di tutela dei corsi d'acqua e quelle di sfruttamento di una fonte rinnovabile per la produzione di energia. La proposta è stata analizzata dal punto di vista tecnico all'interno del tavolo sull'energia, ora si passa alla discussione".
Una cosa, nel frattempo, è certa: l'Alto Adige non potrà muoversi in maniera totalmente autonoma, dato che la materia è regolata da una serie di criteri e linee guida emanate dall'Unione Europea e che la Provincia di Bolzano deve anche tenere conto del piano di gestione delle acque del distretto delle Alpi orientali. "L'obiettivo comune e convidiso - ha sottolineato Paola Sartori dell'Autorità di bacino del fiume Adige - deve essere quello di valorizzare il potenziale ecologico delle risorse idriche a disposizione". Il piano provinciale, la cui redazione è prevista dalla UE la quale impone anche un aggiornamento ogni 6 anni, è stato elaborato per la prima volta nel 2010, dunque è ad un passo dal suo rinnovo. "Nel documento che abbiamo preparato - ha spiegato il direttore dell'Ufficio tutela acque, Ernesto Scarperi - vengono definiti in maniera chiara gli obiettivi in grado di far rispettare ai corsi d'acqua altoatesini tutti i più elevati standard di qualità". Tra questi spicca appunto l'esclusione dell'utilizzo a fini idroelettrici delle risorse idriche relative a 386 tratti di corsi d'acqua considerati particolarmente sensibili. La discussione prosegue ora con il coinvolgimento del Consiglio dei Comuni.
mb