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Al lavoro la Consulta per la famiglia

La nuova legge per il sostegno alla famiglia prevede una Consulta incaricata di coordinare e accompagnare l'attuazione delle nuove disposizioni. L'organismo, composto di 11 membri effettivi, si è riunito per la seduta costitutiva. Primo compito della Consulta è l'elaborazione di un regolamento prima della fine della legislatura.

Foto di gruppo della prima riunione della Consulta per la famiglia

Due nuovi organismi, l'Agenzia per la famiglia e la Consulta per la famiglia, sono stati introdotti con la nuova legge allo scopo di coordinare meglio tra attori pubblici e privati le misure mirate a sostegno della famiglia nei vari settori: l'istruzione, la salute, la mobilità, il lavoro, la casa. Mentre l'Agenzia sarà attivata dalla futura Giunta provinciale nella nuova legislatura, la Consulta per la famiglia è già operativa per dare concretezza alla legge. "Il suo insediamento era findamentale, perchè la Consulta elabora le priorità nell'attuazione della legge e sottopone tali proposte alla politica. Il primo compito è la stesura di un regolamento, poi inizierà il lavoro di contenuto", spiega l'assessore provinciale Richard Theiner.

Nella Consulta sono rappresentati i tre gruppi linguistici. Un esponente ciascuno è stato nominato da Provincia, Comuni, associazioni economiche e sindacati, due rappresentanti sono espressione dei servizi alla famiglia, 5 quelli dell'associazionismo. Per la Provincia siedono nella Consulta il direttore della ripartizione Famiglia e politiche sociali Luca Critelli, per i Comuni l'assessore di Bolzano Mauro Randi, per le associazioni economiche Siegfried Rinner e per i sindacati Ulrike Egger. I servizi alla famiglia sono rappresentati da Vera Nicolussi-Leck e Elio Cirimbelli, i 5 membri dell'associazionismo sono Irmgard Pörnbacher, Angelika Mitterrutzner, Christa Ladurner, Toni Fiung, Elena D'Addio. 

Una volta pronto il regolamento dei lavori, sono quattro i compiti che attendono la Consulta: "Sottopone alla Giunta proposte per aggiornare la legislazione provinciale alle nuove esigenze della famiglia, elabora proposte di sostegno alla famiglia, fornisce pareri e raccomandazioni e infini può prendere posizione su tematiche riguardanti la famiglia", spiega il direttore di ripartizione Critelli. In definitiva: lavora all'attuazione delle priorità nella politica per la famiglia e ha quindi un ampio spazio di manovra. In tal senso anche i componenti, nella prima riunione, si sono espressi per un ruolo attivo della Consulta. Nella prossima seduta, a metà settembre, verrà già discussa una prima bozza del regolamento.

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