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Elaborate le proposte per la riduzione dell’inquinamento acustico causato dalle moto

Sensibilizzare la popolazione, effettuare controlli e proibire il transito delle moto più rumorose ed inquinanti nelle zone particolarmente sensibili come i parchi naturali e le are protette. Queste, in sintesi, le proposte approvate da un’apposita commissione di specialisti costituitasi per analizzare le possibili misure da attuare a livello provinciale per limitare i danni causati dall’inquinamento acustico, soprattutto quello causato dalle moto.

Un'apposita commissione provinciale ha elaborato una serie di proposte per limitare l'inquinamento acustico delle moto

La commissione è costituita da vari specialisti del settore, rappresentanti degli uffici provinciali competenti, del Consorzio dei Comuni, della federazione delle associazioni che si occupano della tutela della natura, dal Centro consumatori e da numerosi Comuni.

La Commissione è stata istituita su incarico della Giunta provinciale la quale ha delegato alla Ripartizione servizi stradali e mobilità l’elaborazione di una serie di misure efficaci per limitare l’inquinamento acustico, incentivare la sicurezza stradale e verificarne concretamente le possibilità di realizzazione pratica.

Il direttore dell’Ufficio aria e rumore in seno all’Agenzia provinciale per l’ambiente, Georg Pichler, sottolinea che da parte dei membri della commissione e della popolazione nel suo complesso è emersa una notevole consapevolezza delle problematiche legate all’inquinamento acustico soprattutto per quanto riguarda zone particolarmente sensibili del territorio provinciale come appunto i parchi naturali, le zone protette ed i valichi alpini.

Dai lavori della commissione è quindi emersa l’esigenza di proseguire la campagna di sensibilizzazione a livello provinciale già posta in atto da parte del Consorzio dei Comuni, e di sostenerla con ulteriori misure di carattere amministrativo. In questo ambito la Commissione suggerisce di intensificare la collaborazione con le polizia municipale anche allo scopo di rendere più incisivi i controlli sulla velocità e la rumorosità dei veicoli a due ruote nei punti più nevralgici dei centri abitati.

Un'altra misura ventilata da parte della Commissione è quella di proibire il transito delle moto più rumorose ed inquinanti nelle zone naturali protette, ma la realizzabilità di questa misura dovrà essere sottoposta ad una verifica di carattere giuridico. È comunque  importante secondo Pichler che le misure vengano adottate su tutto il territorio provinciale allo scopo di scoraggiare eventuali infrazioni.

FG

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