News / Archivio


Giornata dell’Autonomia 2014 Giornata dell’Autonomia 2015 Giornata dell’Autonomia 2016 Giornata dell’Autonomia 2017 Giornata dell’Autonomia 2018 Accordo di Parigi


News

Rete sismologica: tre nuovi punti di misura in Alto Adige

Un progetto transfrontaliero che prevede la creazione di una rete sismologica per monitorare l’area delle Alpi Orientali con apposite stazioni di rilevamento è in corso nel quadro di un’iniziativa Interreg Italia-Austria e prevede per l’Alto Adige la realizzazione di tre nuove stazioni di misurazione a Vipiteno, Silandro e San Candido. Il punto dell’attuazione è stato fatto oggi (22 settembre) a Bolzano nella conferenza con gli esperti di Alto Adige, Tirolo e Friuli Venezia Giulia.

Si chiama “HAREIA - Historical And Recent Earthquakes in Italy and Austria” la rete sismologica finanziata dal progetto Interreg IV tra Italia e Austria discussa a Bolzano dagli esperti sismologi delle regioni interessate, riuniti per valutare i risultati sinora ottenuti grazie alla rete sismologica. Il progetto finanziato da Interreg IV ha lo scopo di svolgere una ricerca e un’analisi dei terremoti storici e recenti ma anche di avviare l’ampliamento della rete sismologica.

Il catalogo transfrontaliero di terremoti permetterà una valutazione del pericolo attuale di terremoti e favorirà la creazione di piani di pronto intervento coordinati per la Protezione civile, mentre l’ampliamento della rete sismologica migliorerà il sistema transfrontaliero creato tra il 2001 e il 2007. Attualmente l’Alto Adige può contare su sei punti di misura: nella sede della Protezione civile a Bolzano, sul Colle, a Monte Cavallo, sopra Laudes in Venosta, sulle Vedrette di Ries in vale Aurina e a Sonvigo in val Sarentina. Grazie a questo nuovo progetto si aggiungeranno tre stazioni, dislocate negli ospedali di Silandro, Vipiteno e San Candido, strutture già allacciate alla rete radio. "Si tratta di impianti tipo strong motion con sensori particolarmente adatti per la registrazione di terremoti e per la precisione nella loro localizzazione nell'area transfrontaliera", ha spiegato il direttore dell’Ufficio provinale geologia e prove materiali Ludwig Nössing.

Al progetto, accanto all’Ufficio provinciale geologia, sono impegnati la Ripartizione protezione civile del Tirolo, la Protezione civile di Palmanova in Friuli e l’ARPAV (Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale) del Veneto. Avviato nell’aprile 2009, il nuovo progetto si concluderà a marzo 2012. I costi previsti sono di un milione di euro, la Provincia di Bolzano compartecipa con 261.000 Euro.

pf

Altri comunicati stampa di questa categoria

Foto

Altre foto


Convegno storico di Castel Firmiano - gli interventi

 Sitemap