Giornata dell’Autonomia 2014

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Dalla Giunta: prima tabella esplicativa per l'ossario di Colle Isarco

Sono in corso questo pomeriggio (2 maggio) le operazioni di installazione della prima tabella esplicativa che storicizzerà uno dei tre ossari situati in Provincia di Bolzano. Si tratta di quello di Colle Isarco. I lavori, nonostante le richieste del Ministero della Difesa, termineranno attorno alle ore 17.

Le tabelle esplicative davanti all'ossario di Colle Isarco

Prima tappa concreta per il percorso di depotenziamento dei cosiddetti relitti di epoca fascista. Termineranno questo pomeriggio attorno alle ore 17 le operazioni di installazione della tabella esplicativa che storicizzerà l'ossario di Colle Isarco, uno dei tre presenti sul territorio altoatesino. Tutto ciò nonostante i tentativi da parte del Ministero della Difesa di rinviare i lavori. "Sabato ho ricevuto alcune telefonate - spiega il presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder - e questa mattina mi è stata inviata anche una lettera, in cui mi si chiede di rinviare l'intervento. Sinceramente non capisco quale sia il problema, visto che nell'accordo con l'ex Ministro ai beni culturali Sandro Bondi il riferimento agli ossari è chiaro. Così come è chiaro che il testo da apporre è quello elaborato già nel marzo del 2009 dagli esperti dell'Archivio provinciale, inviato peraltro a tutte le autorità competenti e che negli ultimi mesi è diventato anche di dominio pubblico. Si tratta di un testo assolutamente oggettivo ed equilibrato, redatto da storici e non da politici, un testo che non offende nessuno".

Tra il 1937 e il 1939, nei pressi del confine di Stato, sono stati realizzati tre ossari con i resti di soldati appartenenti a diversi eserciti e a diverse nazioni: nella zona ovest della Provincia a Burgusio (frazione di Malles), a nord a Colle Isarco (frazione di Brennero) e ad est a San Candido. Le tabelle esplicative spiegano come e perchè, durante il fascismo, furono realizzate queste opere. Dopo Colle Isarco, nelle prossime ore sarà la volta di Burgusio. "Per questi primi due ossari - conclude Durnwalder - le tabelle vengono installate su terreni adiacenti di proprietà della Provincia, dunque abbiamo potuto procedere senza alcun tipo di via libera. Per quanto riguarda invece l'ossario di San Candido, non essendo di proprietà provinciale l'area su cui sono previste le targhe, bisognerà attendere l'autorizzazione delle sedi statali competenti, ovvero il ramo militare del Demanio".

mb

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