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Museo di Scienze: presentati nuovi numeri di “Gredleriana”, “Geo.Alp” e libro sulle felci

Il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige ha presentato oggi (23 marzo) a Bolzano il X volume della rivista scientifica “Gredleriana”, il volume nr. 7 della rivista “Geo.Alp” e il libro “Die Farnpflanzen Südtirols” (Felci dell’Alto Adige) freschi di stampa.

Presentati i nuovi volumi del Museo di Scienze Naturali

Sono stati presentati questa mattina (23 marzo) alla stampa i tre nuovi volumi curati dal Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige.

Nel corso dell’incontro con la stampa il direttore del Museo di Scienze, Vito Zingerle, ha posto l’accento sul fatto che la giovane struttura museale  può già contare su di una serie significativa di pubblicazioni scientifiche che riscuotono notevole interesse a livello internazionale tra gli esperti del settore.

Benno Baumgarten, membro del comitato di redazione di “Geo.Alp” e conservatore per la sezione Scienze della terra del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, ha quindi illustrato il nuovo numero della collana, Thomas Wilhalm, autore del libro “Die Farnpflanzen Südtirols” e conservatore per la sezione Botanica del Museo ha illustrato nel dettaglio i contenuti del suo libro ed Heinz Schatz, docente all’Università di Innsbruck e caporedattore di  “Gredleriana”, ha fatto il punto sul nuovo volume scientifico, il decimo della collana.

Gredleriana” è nata nel 2001 come pubblicazione scientifica del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige dedicata specificamente agli esiti della ricerca naturalistica nei campi della botanica, della zoologia e dell’ecologia in Alto Adige e nelle zone limitrofe, con particolare attenzione alla tematica della biodiversità. Infatti, nonostante l’intensa attività di indagine condotta negli ultimi anni, lo stato delle conoscenze su numerose specie vegetali e animali presenti sul territorio altoatesino è ancora insufficiente.

Il decimo volume di Gredleriana da poco apparso affronta un’ampia gamma di temi fornendo numerose novità su fauna e flora dell’Alto Adige. Dei 13 contributi originali pubblicati in tre lingue – tedesco, italiano o inglese, - cinque si occupano di tematiche botaniche e ecologiche e otto di argomenti zoologici. Questo numero 10 si apre con uno studio dedicato alle associazioni prative in Tirolo e Alto Adige.

Un ulteriore lavoro getta una nuova luce sul significato e sullo sviluppo storico di piante coltivate come piselli, fave e rape bianche. Due articoli di argomento floristico presentano rispettivamente nuovi dati di distribuzione di piante vascolari in Alto Adige e una panoramica delle specie locali di orchidee sotto tutela e della loro diffusione storica e attuale.

Un contributo fornisce nuovi dati sulla popolazione altoatesina delle chiocciole Vertigo inserite nella direttiva Habitat, e dati aggiornati sono forniti anche da uno studio pilota sui ragni presenti nelle zone agrarie in Val d’Isarco e in Pusteria. Chiude la prima parte del volume un riassunto con rispettiva analisi dei contributi dedicati alle Cecidomie (un insetto dell’ordine dei Ditteri) finora pubblicati. La seconda parte di Gredleriana 10 propone in 12 distinti articoli i risultati della Giornata della biodiversità svoltasi nel 2009 in Val di Tures.

La rivista Gredleriana, pubblicata con cadenza annuale, si è affermata con autorevolezza nell’ambiente scientifico e naturalistico e funge oggi da importante piattaforma di scambio e comunicazione per tutti coloro che svolgono questo tipo di ricerca nell’arco alpino ed in particolare in Alto Adige. I dieci volumi di Gredleriana finora editi propongono 194 contributi scientifici per un totole di 4.400 pagine. A questi vanno aggiunti 87 resoconti relativi ai risultati della annuale Giornata della biodiversità, per un totale di 287 pubblicazioni finora apparse sulla rivista. Nel complesso, per Gredleriana ad oggi hanno scritto 160 autori, di cui l’85 % in tedesco, il 12 % in italiano e il 3 % in inglese. Per tutti gli articoli viene comunque riportato il titolo e la sintesi anche in inglese.

Il nome “Gredleriana” è stato scelto per la rivista in onore dell’importante naturalista altoatesino Padre Vinzenz Maria Gredler (1823 – 1912), uno dei pionieri degli studi di scienze naturali in Tirolo. Gredler si occupò soprattutto di piccoli animali, descrivendo ad esempio lumache, coleotteri, formiche e anfibi della propria terra.

Il settimo volume della rivista “Geo.Alp”, pubblicazione dell’Istituto di Geologia e Paleontologia dell’Università di Innsbruck e del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, contiene, tra gli altri, due lavori con tematica prettamente locale: il primo dedicato alla geologia della zona di Gudon, l’altro alla miniera di tungsteno un tempo presente a Predazzo. Dei sette contributi pubblicati, va segnalata inoltre una sintesi degli atti del convegno sul Permafrost svoltosi a Obergurgl (A) nell’ottobre 2010.
Geo.Alp, rivista scientifica di portata sovraregionale, pubblica esiti di ricerche geologiche nell’arco alpino che solitamente non trovano posto nelle riviste più importanti ma che rivestono una grande importanza a livello locale. Fondata nel 2004, Geo.Alp si occupa di geologia, mineralogia, paleontologia, tettonica, geofisica e degli aspetti storici della ricerca geologica nelle Alpi.

Il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige recapita e scambia le proprie riviste Gredleriana e Geo.Alp con circa altri 300 partner scientifici in tutto il mondo. In questo modo, numerosi università e istituti di ricerca vengono aggiornati con i recenti risultati delle indagini condotte in Alto Adige.

Il libro “Die Farnpflanzen Südtirols” (Felci dell’Alto Adige), settimo della collana “Pubblicazioni del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige”, offre grazie all’accurato lavoro dei due autori Reinhold Beck e Thomas Wilhalm lo studio finora più esauriente relativo a felci e affini sul territorio altoatesino. I dati raccolti si basano su più di dieci anni di catalogazione intensiva sul campo e su indicazioni storiche che coprono un arco di 150 anni. Esaurienti informazioni su caratteristiche, diffusione, habitat e fattori di minaccia sono integrate da cartine e immagini, che forniscono un valido aiuto all’identificazione. Il volume tratta tutte le specie e le sottospecie diffuse in Alto Adige ed anche gli ibridi.

Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, via Bottai, 1 Bolzano; Tel 0471 412964, Fax 0471 412979; Web www.museonatura.it e-mail info@museonatura.it.

FG

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