Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Presentato l'Atlante del cancro nelle regioni alpine: non si registrano particolari anomalie

Si è svolto recentemente un incontro informativo per la presentazione dell’Atlante del cancro nelle regioni alpine al quale hanno preso parte esperti del settore. Secondo quanto è emerso dall’incontro non si registrano anomalie nell’incidenza e nella mortalità riguardo ai tumori nel loro complesso.

Incontro informativo sull'Atlante del Cancro nelle Regioni Alpine

Nella seconda edizione dell’Atlante del Cancro nelle Regioni Alpine sono stati confrontati, per il periodo 2001-2005, i dati di 14 registri tumori relativamente ai tassi di incidenza e di mortalità così come la loro distribuzione spaziale.

L’Alto Adige non mostra anomalie nell’incidenza e nella mortalità riguardo all’assieme di tutti i tumori, così come per alcuni carcinomi frequenti come il cancro colorettale con 199 nuovi casi all’anno (anno di riferimento 2008) nel maschio e 146 nella femmina, ed il cancro della mammella con 326 nuovi casi all’anno. Ciò vale anche per il carcinoma dell’ovaio (42 nuovi casi annuali) ed i tumori ematologici (97 casi nel maschio e 83 nella femmina). È da notare che i tassi del cancro del polmone (154 casi nel maschio e 60 nella femmina) come anche della cervice uterina (26 casi annui) sono addirittura inferiori rispetto alla media degli altri registri.

Tassi in eccesso vengono registrati per il carcinoma dello stomaco in entrambi i sessi, sia per l’incidenza sia per la mortalità. Con circa 89 nuovi casi e 50 decessi all’anno nel maschio e 66 nuovi casi e 48 decessi nella femmina, il tumore dello stomaco si trova in 6° (incidenza) e 5° (mortalità) posizione nel maschio ed in 3° e 4° posizione nella femmina. Il tasso di incidenza del carcinoma dello stomaco è in diminuzione in tutto il mondo e ciò si nota anche per l’Alto Adige. È quindi molto probabile che in pochi anni i relativi tassi dell’Alto Adige siano molto simili a quelli delle altre regioni.

Anche il tasso d’incidenza dei tumori otorinolaringoiatrici (ORL) nel maschio è in eccesso (del 22% rispetto alla media di tutti i registri), ed è superiore a quello del Tirolo del Nord ma grosso modo alla pari con quello delle province di Trento e di Sondrio. Il tasso di mortalità, invece, è minore di quello del Trentino e della provincia di Sondrio ed in contrasto a queste due province non mostra nessun eccesso rispetto alla media. Un risultato simile è ottenuto per il cancro del fegato.

Ancora una volta nel maschio, il tasso d’incidenza è maggiore del 34% rispetto alla media, ed è anche maggiore di quello del Tirolo del Nord, ma paragonabile a quello della provincia di Trento e minore a quello della provincia di Sondrio. Il tasso di mortalità invece è nuovamente entro i limiti e non fa vedere nessun eccesso come è il caso per la provincia di Trento e Sondrio.

Ciò indica che per questi due tipi di tumore l’assistenza sanitaria è ottima. Con 127 nuovi casi annui e 56 decessi all’anno i tumori dell’ORL registrano la 5° e 6° posizione, mentre il carcinoma del fegato con 56 nuovi casi e 39 decessi annui si trova in 8° e 6° posizione. Poiché entrambi i tumori sono legati al abuso di alcol (ca. 60% dei casi in Alto Adige) e per i tumori dell’ORL esiste anche un legame al fumo, probabilmente sono questi i fattori di rischio che spiegano l’eccesso dei tassi di incidenza. In più non può essere escluso nel carcinoma del fegato un eventuale collegamento con infezioni da virus dell’epatite B e C.

Per i tumori del corpo dell’utero, della prostata ed il tumore della vescica, i risultati ottenuti non sono conclusivi. Poiché solo il tasso di mortalità del tumore del corpo dell’utero è in eccesso, ma non quello del carcinoma della cervice, che fa registrare invece un tasso ridotto, si presume che tale eccesso sia artificiale, in quanto la codifica della causa di morte eseguita in Alto Adige è molto precisa e distingue bene fra questi due tumori.

Il tasso d’incidenza del carcinoma della prostata è solo leggermente superiore alla media (5%) e circa pari a quello della provincia di Sondrio, ma significativamente superiore a quello della provincia di Trento ed inferiore all'incidenza registrata dal Tirolo del Nord. I tassi di mortalità invece sono paragonabili fra queste regioni e sono inferiori alla media. Si presume, quindi, che l’incidenza registrata sia legata solamente all’utilizzo del test del PSA e che non sia dovuta ad altri fattori.

Gli esperti sottolineano l’importanza di un approccio interdisciplinare al problema cancro per poter garantire l’impiego di terapie diversificate. A questo scopo viene indicata come fondamentale la stretta collaborazione tra l’Azienda sanitaria provinciale, la Ripartizione sanità ed i numerosi gruppi di auto – aiuto. In questo modo si potrà rispondere in maniera sempre più efficace alle esigenze dei pazienti.

FG


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