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Seduta della Giunta provinciale - Lunedì 20 settembre 2010

Di seguito alcune delle decisioni assunte dalla Giunta provinciale nella seduta di oggi (20 settembre) e illustrate dal presidente Luis Durnwalder nella successiva conferenza stampa.

Manovra economica: ricorso alla Consulta

La Giunta ha deciso di impugnare davanti alla Corte costituzionale il decreto legge del Governo in materia di stabilizzazione finanziaria e competitività economica, nei punti nei quali equipara la Provincia autonoma di Bolzano alle altre Regioni italiane sulle modalità per arrivare al rispetto del patto di stabilità. Il presidente Durnwalder ha ricordato che la compartecipazione della Provincia alle misure di contenimento della spesa pubblica è stata già regolata con lo Stato nel cosiddetto Accordo di Milano, vale a dire la specifica intesa stipulata a fine 2009 con i ministri Tremonti e Calderoli: quell'accordo conferma il concorso finanziario della Provincia al riequilibrio della finanza pubblica mediante l’assunzione di oneri relativi all’esercizio di funzioni statali, anche delegate, definite d’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, nonché con il finanziamento di iniziative e di progetti per i territori confinanti. "Il decreto legge convertito in legge dal Governo - ha spiegato Durnwalder - non sembra tener conto dell'Accordo di Milano e introduce una serie di tagli che per la Provincia di Bolzano non sono accettabili in questa forma." Qualche caso: le spese per promozioni, pubblicità e sponsorizzazioni verrebbero azzerate (ad esempio dai 2 milioni € annui per le iniziative con il marchio Alto Adige-Südtirol), i capitoli di spesa legati alla politica di assunzione e al personale a tempo determinato, alle consulenze e alla finanza locale dovrebbero scendere da 47 a 12 milioni di euro. Durnwalder ha però obiettato che un ulteriore punto qualificante dell'accordo di Milano, poi approvato dal Governo, riguarda proprio la certezza che il contenimento degli obiettivi della finanza pubblica viene determinato dalla Provincia, che a cascata diventa responsabile di definire e monitorare gli obiettivi degli altri enti locali sul territorio. "Siamo pronti a compartecipare al risanamento del deficit e a non favorire l'indebitamento, ma va lasciata alla Provincia la decisione di dove risparmiare." Tra i punti oggetto dell'impugnazione davanti alla Consulta figurano anche l'istituto della Scia (segnalazione certificata di inizio attività) che sostituisce la disciplina della Dia (dichiarazione di inizio attività) ponendosi in contrasto con la disciplina provinciale e le competenze statutarie. Viene impugnato anche l'articolo secondo cui in caso di mancata intesa nella Conferenza dei servizi - in particolare riguardo a opere pubbliche e collegamenti viari - il Consiglio dei ministri può intervenire e superare l'impasse anche nelle materie di competenze della Provincia autonoma.

1000 alloggi per il ceto medio: le modalità

La Giunta ha approvato i criteri per la realizzazione di 1000 alloggi per il ceto medio, di cui 700 riservati ai Comuni con più di 10mila abitanti (330 a Bolzano, 120 a Merano, 54 a Laives). Potranno presentare la richiesta i nuclei familiari con un reddito depurato oscillante tra i 20mila e i 50 mila euro e gli alloggi potranno essere costruiti da enti senza scopi di lucro (enti pubblici, cooperative, Ipes, fondazioni). Così l'abitazione potrà essere acquistata a rate, con prezzo corrispondente al costo di costruzione dell'alloggio ridotto del contributo a fondo perduto erogato dalla Provincia; il saldo viene versato dopo 10 anni dalla stipula della convenzione.

Durnwalder ha poi ricordato che il 30% delle abitazioni destinate al ceto medio verrà destinato ai Comuni con maggiore fabbisogno di case per costituire un patrimonio di alloggi cosiddetti "a rotazione", che potranno essere affittati a canone agevolato per un periodo massimo di 10 anni. Scaduto tale periodo di tempo, l'inquilino dovrà lasciare la casa ad altri cittadini in possesso dei requisiti.

La Giunta ha inoltre deciso di introdurre nuovi incentivi per il risanamento delle abitazioni nelle zone con emergenza abitativa garantendo al proprietario che risana l'immobile e poi cede alloggi in locazione ai richiedenti di fascia 1 e 2 un contributo pubblico pari al 20% del costo di costruzione convenzionale (66 euro per metro cubo risanato) e del 30% della spesa ammessa. Il tutto subordinato a un vincolo ventennale di affitto a canone provinciale. Gli inquilini ovviamente non beneficiano del contributo provinciale sul canone di affitto.

Ddl sull'immigrazione

La Giunta ha approfondito il disegno di legge sull'integrazione di cittadini immigrati sulla base dello schema con le nuove direttive nazionali che si appresta a diventare DPR. In particolare sono previsti, quali presupposti per ottenere il permesso di soggiorno, la conoscenza nel giro di due anni della lingua italiana (o del tedesco in Alto Adige) e l'obbligo di frequenza scolastica per i figli. Inoltre nei ricongiungimenti il cittadino immigrato dovrá dimostrare che l'arrivo dei familiari non comporta un sovraffollamento dell'alloggio né una riduzione del reddito al di sotto della soglia di minimo vitale. "Questi aspetti verranno ora considerati nel ddl provinciale, che contiamo di presentare entro l'anno al Consiglio", ha concluso Durnwalder.

Albero di Natale per il Papa

Accogliendo il gradito invito del Vaticano, la Giunta provinciale consegna quest'anno - in collaborazione con il Comune di Bressanone - il grande albero di Natale per il Papa che illuminerà piazza San Pietro a Roma a partire dalle 17 del 17 dicembre prossimo. In quella data è prevista la consegna ufficiale - con un ricevimento in Vaticano e l'incontro con Benedetto XVI - da parte di una delegazione dall'Alto Adige. Altri abeti altoatesini abbelliranno le sale e gli uffici della Santa sede. I costi si aggirano sui 70mila euro, 50mila coperti dalla Provincia.

pf

Le decisioni della Giunta Provinciale 20-09-2010

Il Presidente Durnwalder sull’accordo di Milano

Il Presidente Durnwalder sulle misure per il ceto medio

Il Presidente Durnwalder sulle nuove regole per le ristrutturazioni


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