Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Durnwalder a Falzes: bilancio e prossimi passi

Nuove leggi politicamente delicate, riforme importanti nel settore scolastico e sanitario, precise priorità nel prossimo bilancio provinciale, futuri sviluppi nel metodo di rapporto con il Governo: sono alcune delle linee che il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha anticipato oggi (12 agosto) nel tradizionale incontro estivo con i giornalisti nella sua casa di Falzes.

Durnwalder a Falzes: bilancio e prossimi passi

I rapporti con l’Unione europea, ha esordito il Presidente, sono incentrati sui programmi da realizzare fino al 2013, per i quali la Provincia di Bolzano può contare su un finanziamento UE di 700 milioni €, oltre il 60% già impegnati: “Siamo tra le Regioni europee che meglio impiegano i fondi – ha spiegato Durnwalder – nei vari assi operativi. Investimenti tanto più importanti, ha aggiunto il Presidente, in una fase di crisi come quella attuale. In futuro l’Alto Adige si misurerà con Bruxelles soprattutto in tema di traffico alpino e programmi speciali per la montagna.” Con il commissario UE Hahn Durnwalder ha già avuto modo di discutere della politica regionale dopo il 2013, quando con la cancellazione delle quote latte “sarà necessario garantire maggiori sostegni alle aree di montagna, con misure di compensazione, nuovo marchio di qualità per i prodotti montani e maggiore spazio alle cooperative.” Lo statuto del Gruppo europeo di cooperazione territoriale, che prefigura la veste istituzionale dell’Euregio con l’ufficio di Bolzano, è attualmente all’esame dei Governi di Austria e Italia per l’approvazione definitiva, presupposto per l’attività concreta di cooperazione transfrontaliera tra Alto Adige, Trentino e Tirolo.

In tema di tunnel di base del Brennero e tratte di accesso, Durnwalder ha ribadito che “tutte le parti coinvolte devono lavorare allo stesso obbiettivo trovando le modalità giuste per fare in modo che nella primavera 2011 si arrivi al primo colpo di piccone del tunnel.” L’Italia è più avanti (delibera CIPE sul finanziamento), si attendono chiarimenti sulla concessione dell’A22: scade il 30 aprile 2014, per quella data A22 avrà accantonato 550 milioni euro per finanziare il progetto BBT. Con la proroga trentennale e un piano di accantonamento di altri 2 miliardi di euro in 30 anni, l’A22 garantirebbe una grossa fetta del finanziamento del BBT. “È positivo che la decisione sulla gara sia spostata al 31 dicembre 2010. Con l’emendamento inserito nella manovra, il Governo annuncia di voler verificare a Bruxelles soluzioni diverse dalla gara per la concessione. Confidiamo ancora nella proroga trentennale ad Autobrennero, mentre nell’ipotesi di società mista tra enti locali e ANAS vogliamo capire prima quale sarebbe il peso reale di Autobrennero e non solo finanziare ANAS”, ha precisato Durnwalder.

Il rapporto con il Governo italiano resta “un po’ freddo, corretto sul piano istituzionale ma non proprio amichevole. A Roma si vede sempre il bicchiere mezzo vuoto”, ha detto Durnwalder. Preoccupa lo scontro aperto tra Governo e Regioni sul taglio di importanti risorse finanziarie, che però non ha effetti diretti sulla Provincia autonoma: lo Stato non può ridurre i trasferimenti alla Provincia di Bolzano, perché dopo l’Accordo di Milano non esiste alcun “trasferimento” di fondi da Roma a Bolzano, ma esiste solamente la devoluzione dei 9/10 del gettito fiscale che lo Stato raccoglie in Alto Adige. “Con queste risorse la Provincia di Bolzano si finanzia tutte le competenze e lo Stato, con l’Accordo di Milano, risparmia sul suo bilancio 500 milioni di euro l’anno. Siamo stati con Trento le prime e uniche autonomie a sottoscrivere un accordo con il Governo, che è stato trasformato in legge. Abbiamo fatto il nostro dovere verso lo Stato e non possiamo essere chiamati a pagare due volte”, ha chiarito Durnwalder.

Resta “un clima di insicurezza e instabilità, mi aspetto nuove elezioni perché l’attuale Governo non riesce a mantenere gli impegni presi con gli elettori”, ha aggiunto il Presidente. È una situazione caratterizzata da nuove misure e successivi interventi correttivi che rendono complicato varare programmi a lungo termine. Tra le questioni da chiarire il Landeshauptmann ha citato l'attuazione del federalismo fiscale (“che oggi è in sonno”), e le conseguenti nuove norme di attuazione (in dirittura di arrivo quella sui controlli della Corte dei conti sugli enti dipendenti dalla Provincia e quella sullo smaltimento dei rifiuti speciali) e nuove competenze come l’ipotesi di gestione della distribuzione della posta in Alto Adige: “Stiamo elaborando con i Comuni un progetto pilota in val Pusteria, che potrebbe prevedere anche una combinazione tra ufficio e altri servizi, ad esempio l’associazione turistica o il negozio”, ha anticipato Durnwalder.

Il bilancio provinciale 2011 delinea possibili minori entrate fiscali per 80-90 milioni di euro causa il rallentamento dell’economia, cui si aggiungeranno circa 120-130 milioni di euro di maggiori spese per adeguare prestazioni, contratti, servizi e acquisti. “Un taglio totale di circa 200 milioni di euro”, ha sintetizzato Durnwalder. Ma complessivamente l’Alto Adige ha fronteggiato bene la crisi economica, “grazie alla sua struttura flessibile e alla capacità di adattamento delle aziende familiari.” Durnwalder ha ricordato qualche dato significativo: “La crescita stimata dell’1,5% a fronte di una media UE dell’1%, l’export salito del 6,4%, il 72% delle aziende che prevede un rilancio, 43 settori su 49 che vedono segnali positivi, il PIL procapite al 34.400%, il più alto d’Italia.”

Due precisazioni riguardo alla spesa procapite, che risulta di oltre il 200% più alta di quella delle Regioni ordinarie: la Provincia di Bolzano può spendere di più perché sono più alti i trasferimenti dello Stato (torna a Bolzano il 90% delle imposte pagate sul territorio) e paga servizi che nelle altre Regioni sono a carico dello Stato: per l’istruzione la spesa pro capite della Provincia è di 1.231 euro, mentre in Lombardia la Regione paga solo 21 euro; per l’assistenza l’Alto Adige paga 579 euro pro capite, le Regioni a statuto ordinario 52 euro.

Anche il barometro politico in Alto Adige è in ascesa: l’ultimo sondaggio commissionato a giugno dalla Giunta provinciale rivela che il 58% degli altoatesini giudica buona la situazione politica locale (a novembre era il 52%), mentre per il lavoro svolto i cittadini hanno assegnato alla Giunta un voto di 7,41 (scala da 1 a 10) rispetto al 6,20 dello Stato o al 7,28 dei Comuni. Ricordate le leggi approvate (dall’edilizia abitativa alla difesa civica, dalle pari opportunità alla tutela della natura, dalla promozione dei prodotti di qualità al risparmio energetico), Luis Durnwalder ha ricordato “quelle politicamente delicate che dobbiamo assolutamente approvare dall'autunno”: la legge sull’immigrazione (“che dovrà disciplinare organicamente gli aiuti, l’inserimento, l’istruzione, la permanenza degli immigrati, la conoscenza della lingua e della realtà locale”) per superare le attuali difficoltà con un testo chiaro, la legge sulla democrazia diretta (per chiarire modalità di presentazione, materie e quorum del referendum popolare), la legge sulla toponomastica: “Il suo rinvio non ha portato a eccessivi peggioramenti, oggi la collaborazione è buona e anche i cittadini di lingua italiana capiscono che è un controsenso tradurre tutti i nomi. Ma persistono gruppi di destra da entrambe le parti che difendono soluzioni radicali: ci vogliono invece buonsenso e buona volontà”, ha ribadito Durnwalder. Anche la legge elettorale “va fatta subito, senza aspettare l’anno prima delle elezioni perché sarà troppo tardi.” In tema di edilizia abitativa, “è quasi pronto il regolamento della Giunta che avvia la costruzione di 1000 abitazioni per il ceto medio.”

Di grande interesse per il cittadino anche gli imminenti interventi della Giunta in materia di riforma scolastica che partirà nel 2011 (con adeguamenti nell’offerta formativa e nel piano di distribuzione degli istituti sul territorio), di riforma clinica (“tutti i 7 ospedali verranno mantenuti, vanno chiariti i servizi di base offerti e dove sorgeranno i centri unici di specializzazione”), di redditometro che fissa nuove modalità di calcolo del reddito e del patrimonio per accesso alle prestazioni pubbliche. Sul piano dell'e-government e della semplificazione burocratica, il Presidente ha ricordato la prossima introduzione della carta dei servizi, una tessera dotata di chip, del tutto simile al bancomat, con la quale a partire dal 2011 i cittadini altoatesini potranno accedere elettronicamente ad alcuni servizi pubblici, e dell'Agenzia per lo sviluppo sociale ed economico, che in futuro gestirà le prestazioni sociali erogate dalla Provincia, che interessano circa 90mila altoatesini.

Nel settore energetico, dopo gli accordi con Enel e Edison sulle centrali in Alto Adige, il fabbisogno provinciale potrà essere coperto autonomamente. “Ora la Giunta offre ai Comuni una partecipazione societaria del 20%, ieri ho ricevuto una proposta del Consorzio che studierò con attenzione”, ha aggiunto Durnwalder. Raggiunto nel frattempo l’accordo con Trento sulla gestione della centrale di San Floriano: la Provincia di Bolzano assegna la concessione, introiti fiscali e ricavi verranno suddivisi tra le due Province e l’Enel. Si sta chiarendo anche la gestione della rete di distribuzione energetica in Alto Adige , che verrà assunta dalla Provincia ma dopo un necessario periodo di transizione di almeno 6 mesi.

In tema di mobilità è stata confermata l’esigenza di rivedere i costi (“abbiamo le tariffe più basse di Italia”) e di completare lavori fondamentali nelle stazioni. “Prossimamente concluderemo anche per assumere la gestione della tratta ferroviaria Bolzano-Merano”, ha ricordato Durnwalder. Il traffico sui passi dolomitici potrà cambiare (pedaggio o chiusure temporanee) solo con una soluzione convidivisa con i Comuni e i diretti interessati delle valli ladine. Durnwalder ha ribadito che non sará la Provincia a sostenere i costi di un eventuale minimetro o tram tra Bolzano e l’Oltradige: “Va trovata una forma di finanziamento in PPP o con i Comuni, oppure si riducono i costi.”

Ribadito che la segnaletica di montagna “non deve degenerare in un problema tra italiani e tedeschi, che sarebbe tragico e che va assolutamente evitato con il dialogo”, Durnwalder ha ricordato che dal 2011 24 rifugi alpini passeranno alla Provincia: “Mi auguro una gestione paritaria a tre con Provincia, CAI e AVS, ma se le parti non trovano un accordo non resta che la gestione diretta della Provincia. Invito ancora i due club alpini a collaborare.”

Ampio spazio dell’incontro di Falzes è stato dedicato alla convivenza e alla lotta contro gli estremismi. “In Alto Adige la convivenza è molto migliore di come viene raccontata – ha detto Durnwalder – specie da certi partiti. Cerchiamo anche di sottolineare ciò che ci unisce, non solo quello che ci separa.” Durnwalder ha rinnovato l’invito ad un impegno comune per isolare gli estremismi, dalle famiglie alle istituzioni, dalle associazioni culturali e di volontariato. “La Giunta ha approvato un catalogo in cinque punti – da un sistema di allertamento preventivo a una unità di intervento sociopedagogica, dalla formazione scolastica alla sensibilizzazione della società fino al rafforzamento dell’attività dei servizi sociali e giovanili – che dall’inverno dovrá passare alla fase operativa.”

Durnwalder è tornato su innovazione e ricerca: ha ricordato che i contributi per l’innovazione erogati alle imprese tra il 2004 e il 2009 sono passati da poco più di 6 milioni a oltre 16 milioni, ai quali vanno aggiunti  quelli relativi alla legge provinciale su ricerca e sviluppo, che nel 2008 hanno superato i 4,6 milioni di euro. Il programma 2009 per l'innovazione ha visto 29 milioni € destinati alla promozione del sistema imprenditoriale (tecnologie innovative e investimenti nelle imprese) e 7,3 milioni € alla promozione del capitale umano (azioni di formazione dei cosiddetti “cervelli”). "Stiamo lavorando in questo campo, rivedremo il testo unificato della legge e investiremo di più in ricerca e innovazione: l'attuale 0,8% del PIL altoatesino è ancora lontano dal 3% previsto dai criteri di Lisbona." Il parco tecnologico, ha ribadito, "serve per coordinare la ricerca e incentivare la crescita innovativa delle aziende: parlermo chiaramente con il mondo economico per risolvere la questione."


“Dal Comune di Bolzano ci aspettiamo che sblocchi il piano urbanistico”, ha detto Durnwalder affrontando il rapporto Provincia-capoluogo. Oltre agli alloggi e alle opere di viabilità, il PUC serve per realizzare concretamente la trasformazione dei 30 ettari dell’areale ferroviario. Provincia e Comune decideranno, a gennaio 2011, se realizzare il progetto vincitore. Dalla nuova Giunta comunale la Provincia si aspetta posizioni chiare su aree per il ceto medio, collegamento con l’Oltradige, centro commerciale, nuova viabilità (raddoppio arginale, circonvallazioni), aree commerciali, collaborazione con AE. La Giunta provinciale ha approvato anche l'integrazione al piano volumetrico del nuovo polo bibliotecario di Bolzano, che prevede la realizzazione di un ulteriore piano interrato. "I cittadini avranno a disposizione una struttura unica in cui consultare tutto il patrimonio librario, indipendentemente dal gruppo linguistico di appartenenza. Va fatto, decidiamo la gestione e realizziamolo. Alla gente interessa la struttura, non il CdA”, ha concluso il Presidente della Provincia.

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