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Riforma agricola: Durnwalder a Bruxelles presenta le richieste delle Regioni

Precise misure a tutela di alimenti, risorse naturali e montagna vanno inserite nella riforma della politica agricola comune (PAC) dopo il 2013: gli interventi richiesti dalle Regioni all’UE sono stati presentati questa sera (11 maggio) a Bruxelles dal presidente della Provincia Luis Durnwalder nella sua veste di relatore incaricato dal Comitato delle Regioni. La proposta di parere illustrata da Durnwalder nella sede del Parlamento europeo è stata approvata dai colleghi governatori e verrà ora inviata alla Commissione UE.

Il presidente Durnwalder a Bruxelles illustra la sua proposta di parere al plenum del Comitato delle Regioni UE (Foto: CdR)

Nel suo intervento al Parlamentino europeo delle Regioni Durnwalder ha ricordato che in Europa il comparto agricolo fornisce occupazione a quasi 30 milioni di persone nelle zone rurali, che a loro volta ricoprono il 90% del territorio e ospitano il 60% della popolazione. Il Presidente della Giunta provinciale ha quindi sintetizzato le richieste delle Regioni alla Commissione: "La PAC riformata deve garantire l'indipendenza e la sicurezza alimentare, la stabilità dei redditi degli agricoltori, promuovere l'introduzione di metodi agricoli alternativi, favorire l'occupazione e l'utilizzo sostenibile dei terreni." Si ribadisce anche la necessità di incentivare sistemi produttivi rispettosi delle risorse naturali, del paesaggio e della biodiversità, di tener conto degli svantaggi naturali e geografici (tra cui le zone montuose), di contribuire a semplificare le modalità di applicazione delle direttive, in particolare tramite un maggiore coinvolgimento degli enti territoriali.

Tra le misure di sviluppo rurale, il presidente Durnwalder ha messo in rilievo l'importanza della diversificazione per le aziende agricole di piccole dimensioni in zone di montagna: "È necessario favorire la collaborazione fra gli agricoltori, in particolare per quanto riguarda l'utilizzo in comune dei mezzi di produzione nella commercializzazione dei prodotti o l'organizzazione del lavoro, in modo da ridurre lo svantaggio competitivo delle piccole aziende." Si sostiene quindi la proposta della Commissione di continuare ad offrire l'indennità compensativa come parte del piano di sviluppo rurale. Il Comitato propone al riguardo di mantenere i margini di manovra attuali e di elevare il limite massimo, per venire incontro alle difficoltà delle zone montane. Ma Durnwalder ha ricordato la possibilità di varare un pacchetto specifico di misure: contributi per i costi di raccolta, interventi specifici per i pascoli alpini, un premio per la biodiversità e il riconoscimento dei prodotti di montagna di qualità.

Durnwalder ha richiamato l’attenzione anche sull'importanza dell'allevamento in particolare per la conservazione dell'industria lattiero-casearia dopo la scadenza del sistema delle quote latte. "Senza un'industria lattiero-casearia funzionante è impossibile riuscire a conservare i terreni adibiti all'agricoltura, soprattutto per quanto riguarda i prati e i pascoli delle zone di alta e media montagna", ha detto. Maggiore sostegno si chiede anche per l'agricoltura biologica e integrata nel quadro di una politica di sviluppo sostenibile: in futuro tutti gli Stati membri dovrebbero usare almeno il 10% del bilancio agricolo per programmi agroambientali.

Il documento inoltre, visto il rapido invecchiamento degli agricoltori attivi in Europa, ritiene necessario introdurre misure aggiuntive a favore dei giovani agricoltori: i finanziamenti finora erogati si sono rivelati insufficienti ad arrestare la tendenza. "Oggi nell'UE solo il 7% degli agricoltori ha meno di 35 anni, e un terzo ha superato i 65", ha spiegato Durnwalder. Le Regioni propongono anche di introdurre una regolamentazione semplificata al fine di conservare un'agricoltura tradizionale di piccole dimensioni, di fornire un aiuto aggiuntivo a questa tipologia di aziende agricole e di eliminare gli ostacoli burocratici. Durnwalder ha ricordato che l'82% degli agricoltori europei riceve un finanziamento inferiore a 5mila euro, per cui una semplificazione amministrativa significherebbe per i piccoli agricoltori un cospicuo alleggerimento delle procedure e una crescita del consenso verso la PAC.

Chiara è stata anche la richiesta di garantire maggiore flessibilità agli enti locali e alle regioni, per corrispondere meglio alle esigenze del territorio e alla gestione del patrimonio forestale: l'attuazione delle misure contenute nel piano di sviluppo rurale sarebbe infatti più facilitata dalla possibilità di un cofinanziamento ad opera di terzi (ad esempio comuni, soggetti economici). Tra le misure sul mercato, si chiede alla Commissione UE di proteggere gli agricoltori da crolli improvvisi dei prezzi e dalla conseguente perdita di redditi e di limitare la volatilità dei prezzi dei generi alimentari. Osservato che la quota dell'agricoltura nella catena di produzione degli alimenti si sta continuamente riducendo, Durnwalder ha chiesto all’UE di sviluppare strumenti di mercato per contenere questa tendenza, "adottando nei settori produttivi disposizioni quadro in materia di associazioni tra produttori, rafforzando così anche la posizione degli agricoltori nella filiera."

Questi temi saranno illustrati ai media domani (giovedì 12) alle 9.30 nella sede del Parlamento europeo a Bruxelles in una conferenza stampa con il presidente Durnwalder e altri rappresentanti del CdR.

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Il Presidente Durnwalder sulle priorità a livello locale

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