Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Vertice Provincia-Comuni: nuova regolamentazione negli appalti pubblici

Il settore degli appalti pubblici resta tra le questioni ancora da chiarire nel rapporto tra Provincia e Comuni, anche perchè l'adozione in sede locale di disposizioni che possano dare certezza è subordinata ai chiarimenti attesi dall'Ue e a livello nazionale, come è stato ribadito nel vertice odierno a Bolzano. Si lavora anche a ridurre la burocrazia nelle assegnazioni.

Da Bruxelles è arrivata una buona notizia, che il presidente Durnwalder ha comunicato oggi al Consorzio dei Comuni: l'UE non si oppone all'assegnazione di appalti con la modalità del frazionamento, vale a dire suddivisi secondo tipologia del lavoro (ad esempio lavori di falegnameria, carpenteria, elettricista ecc.). Scende in tal modo la somma del bando di gara e cala anche la mole di adempimenti burocratici mentre per conto aumentano le possibilità della piccola azienda locale di vincere l'appalto. Già lunedì prossimo la Giunta provinciale recepirà formalmente l'indicazione di Bruxelles.

Resta invece ancora aperto il problema della soglia minima che presuppone il bando di gara formale, attualmente fissata a 500mila euro, "un limite che dovrebbe essere elevato a 1,5 milioni, secondo l'articolo di legge già approvato alla Camera e ora in discussione al Senato", ha chiarito Durnwalder. Una volta approvata la normativa nazionale, si dovrà adeguare al più presto anche la legislazione provinciale per fare chiarezza sul tema e garantire regole certe.

Nel solco della maggiore chiarezza si inserisce anche la centrale unica degli appalti, insediata nell'Amministrazione provinciale, che sará messa a disposizione anche dei Comuni per fornire informazioni e consulenza in una complessa materia. Se richiesto dai Comuni, il nuovo servizio centralizzato potrà anche occuparsi direttamente delle procedure degli appalti pubblici. Provincia e Consorzio hanno anche concordato misure di semplificazione burocratica legate all'assegnazione di incarichi: "Puntiamo a ridurre il carico degli adempimenti collegati alle prescrizioni antimafia e ad agevolare alle piccole imprese l'accesso ai bandi di gara di maggiori dimensioni", ha spiegato Durnwalder. Finora ne sono escluse se non dimostrano di aver già svolto incarichi al di sopra di una certa cifra, in futuro si vuole offrire la possibilità alle aziende di raggiungere tale soglia - e quindi la partecipazione a gare di livello superiore - anche attraverso la sommatoria degli importi di appalti diversi.

 

pf


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