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Dalla Giunta: via libera alla proposta per il nuovo centro commerciale
La Giunta provinciale ha dato il proprio via libera alla proposta avanzata dalla commissione di esperti per la realizzazione del nuovo centro commerciale a Bolzano, che prevede l'espansione del complesso "Twenty" di via Galilei. Lo ha annunciato il presidente Luis Durnwalder, specificando che verranno avviate le procedure per la modifica d'ufficio del piano urbanistico.
Il nuovo centro commerciale, l'unico previsto a livello provinciale con una dimensione di 20mila metri quadrati, sorgerà nel complesso "Twenty" di via Galilei a Bolzano. La Giunta provinciale, nel corso della riunione odierna (28 marzo) ha dunque avallato la proposta avanzata dalla commissione di esperti di nomina mista Provincia-Comune. "La riteniamo la soluzione più sensata - ha spiegato Luis Durnwalder - anche perchè, rispetto alla realizzazione di strutture ex-novo, ci consente di risparmiare terreni. Il prossimo passaggio, che è stato oggetto di una delibera approvata dalla Giunta, riguarda l'avvio delle procedure per la modifica d'ufficio del piano urbanistico del Comune di Bolzano".
I siti esaminati dalla commissione sono stati otto: l'ex sede della Camera di commercio in via Perathoner, l'areale ferroviario, i Magazzini generali ai Piani, un'area presso il parcheggio May Nusser, il Twenty in via Galilei, il Centrum in via Galvani, il deposito Aspiag in via Buozzi (dietro l'Intersar), l'area Fercam nella "spaghettata" (o ex Collina Pasquali). La soluzione ritenuta più idonea dai tecnici, considerati la localizzazione e i collegamenti, è il complesso "Twenty" in via Galilei, di proprietà del gruppo Podini, che - a giudizio unanime - ha meglio risposto ai criteri di valutazione: le caratteristiche del sito, l'accessibilità, gli effetti economici e sul territorio.
Durante la seduta odierna la Giunta provinciale, oltre ad approvare la soluzione della commissione di esperti, ha discusso alcune proposte avanzate dalle associazioni di categoria dei commercianti. "L'obiettivo - ha precisato Durnwalder - è quello di evitare che l'attuale normativa consenta in maniera indiretta la nascita di ulteriori centri commerciali". Sono state dunque valutate positivamente le proposte che limitano la creazione di casse comuni (non più di due negozi, in ogni caso dello stesso proprietario) e la proliferazione di grande strutture di vendita talmente vicine da creare di fatto un centro commerciale (distanza minima di 1 km. per le strutture da 2mila metri quadrati). "Ora - ha concluso il presidente Durnwalder - si tratta di modificare le leggi esistenti oppure di interpretarle nella maniera più corretta".
mb